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Ancona, dallo spavento al rimpianto: pareggia in rimonta con la Torres fallendo però il colpo del k.o.

Nell'economia del risultato pesa come un macigno il gol fallito sotto porta da Energe a cinque minuti dalla fine, che avrebbe regalato una vittoria preziossima contro la seconda in classifica, anche alla luce dello svantaggio ad inizio ripresa

Se è vero che il calcio è fatto di episodi, e che a volte non depongono a favore, va anche detto che certe occasioni, quando si presentano, vanno sfruttate. Ecco perché al triplice fischio, che sancisce l’1-1 per cui in tanti, ad essere onesti, alla vigilia avrebbero firmato col sangue, la sensazione di insoddisfazione sembra prevalere sul sollievo per quel punto portato a casa al cospetto della Torres seconda in classifica, e con alle spalle sei vittorie consecutive. Poi, in un ipotetico cartellino di stampo pugilistico, un giudice avrebbe faticato a concedere la vittoria all’Ancona, alla luce delle difficoltà palesate nella prima ora, con un gol sul groppone e tre – uno dei quali clamoroso – salvati da Perucchini. Però, dopo aver riacciuffato il pari grazie alla prima vera conclusione in porta ed avuto il match point su un piatto d’argento, recriminare diventa scontato, considerato il peso dei punti in questa fase del torneo e con questa classifica compressa.

L’avvio rispecchia le previsioni. A fare la partita è la Torres, che mantiene un costante possesso palla e spinge convintamente sul settore di sinistra con Zambataro, dal cui piede partono le iniziative più interessanti. Ma è per vie centrali che gli isolani si rendono seriamente pericolosi, con due conclusioni a stretto giro di posta di Mastinu e Scotto su cui Perucchini si oppone con efficacia. L’Ancona, in trincea, prova a ripartire chiedendo a Cioffi di accendere la luce, e non è un caso che da un lampo dell’11 biancorosso prenda forma la palla gol più ghiotta per i dorici, disinnescata a metà tempo da Dametto che in scivolata chiude sulla conclusione di Giampaolo, mandato in porta con una deliziosa imbucata.

Calati i ritmi nell’ultimo quarto d’ora della prima frazione, ed al rientro in campo dopo l’intervallo, la fase iniziale della ripresa si conferma vero tallone d’Achille dell’Ancona. Al primo affondo la Torres passa, con Mondonico sorpreso e Saco sovrastato da Dametto che incorna da un tiro dalla bandierina il pallone del vantaggio. Il crollo sembra quasi inevitabile, specie dopo aver visto Perucchini salvare la porta sulla stoccata ravvicinata di Ruocco. Invece, proprio i due coinvolti in maniera negativa nella rete che aveva sbloccato la gara, diventano protagonisti in positivo, con la torre del primo per l’inzuccata del secondo che decolla e da due passi batte Zaccagno per il gol che raddrizza la sfida.

Si apre qui la fase-rammarico: la Torres accusa il colpo, si riversa in avanti senza troppa lucidità e presta il fianco alle ripartenze dei dorici. Che a cinque minuti dall’esposizione del recupero, sugli sviluppi di un corner, escono dall’area innescando la fuga di Spagnoli versione centometrista, che si lascia alle spalle tutta la difesa della Torres e dal vertice destro dell’area piccola taglia per Energe a rimorchio, il quale va debolmente a calciare a porta praticamente spalancata agevolando la respinta di Dametto sulla linea di porta. Non succede più nulla fino alla fine: l’happy-end era lì, a portata di mano, ed avrebbe significato avere due punti in più in graduatoria, buoni per poter respirare a pieni polmoni alla vigilia di tre scontri diretti nelle prossime quattro settimane. Per rimediare saranno da prendere altrove, in modo da assicurarsi la permanenza nella categoria. Con la speranza, tra un mesetto o giù di lì, di non doverli rimpiangere.

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