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Sollievo Ancona: vince con l’Olbia ed interrompe il digiuno al “Del Conero”

Una rete per tempo nel successo contro gli isolani: bene Cioffi schierato in posizione più arretrata, Spagnoli assist-man in entrambi i gol e Paolucci determinante in appena 23 minuti

L’Ancona respira a pieni polmoni dopo una prolungata apnea, e torna a brindare ad un successo casalingo che il popolo biancorosso non festeggiava dal derby con la Recanatese di tre mesi fa. Certo, i tre punti hanno preso forma contro una squadra come l’Olbia in palese difficoltà di classifica visto il penultimo posto, da oltre 500 minuti a secco di gol e giunta alla nona sconfitta nelle ultime dieci gare, ma ai dorici va dato atto di aver preso in mano il pallino del match sin dalle prime battute, di aver approcciato in maniera impeccabile al confronto e di aver strameritato la vittoria, mostrando anche un gioco fluido e concedendo pochissimo. Al punto che gli unici pericoli per Perucchini sono arrivati agli sgoccioli delle due frazioni, con la parte superiore della traversa colpita da Bianchimano sugli sviluppi di un corner e sulla deviazione ciccata da Catania con gli isolani già sotto 2-0.

Tra i meriti dell’Ancona, il fatto di essere riuscita a sbloccare subito il punteggio con la terza rete stagionale di Coli Saco, propiziata da Spagnoli che a fine gara non sarà contemplato nel tabellino marcatori, ma porterà a cinque il numero degli assist stagionali grazie anche all’imbucata servita per il raddoppio. Ma a generare l’azione è stato un Cioffi che, impiegato da Colavitto nell’inedito ruolo di interno, ha sfoderato una prova di grandissimo spessore. Diverse giocate illuminanti, accelerazioni e falli conquistati, la solita relazione complicata col gol (Rinaldi gliene ha negati due, uno dei quali con un mezzo miracolo) per un’ora di gioco estremamente convincente tanto da essere lungamente applaudito dal pubblico del “Del Conero” al momento della sostituzione.

A spaccare la partita è stato invece Paolucci. Il primo pallone calciato dopo il suo ingresso in campo è stato da dimenticare (corner tirato malissimo), ma poi ha praticamente abbattuto l’Olbia – quasi – da solo. Prima la rete del 2-0 su invito di Spagnoli a punire un disimpegno errato degli ospiti, poi i due falli subiti in appena otto minuti che hanno mandato sotto la doccia Zallu per somma di ammonizioni, quindi la fuga verso la porta fermata da Motolese espulso per fallo da ultimo uomo, e tutto questo in appena 23 minuti. Il modo migliore per festeggiare il rinnovo del contratto con il club biancorosso e per mettere la sua firma in grassetto sulla vittoria.

Alla fine, era questo quello che serviva all’Ancona. Un pieno di punti ed un sospiro di sollievo, in vista di un derby piuttosto delicato – nel turno infrasettimanale in programma a Pesaro contro la Vis – e dell’arrivo domenica prossima in riva all’Adriatico della Carrarese, che è salita sul gradino più alto del podio mettendo nel mirino la Torres ancora seconda ma in caduta libera. Un mini tour de force cominciato col piede giusto, in una classifica che resta parecchio compressa e che obbligherà comunque né a concedersi distrazioni, né a rilassarsi.

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