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Cronaca

Fatti e misfatti del 2012: l'anno che se ne va raccontato in 10 notizie

Dalla riapertura dello stabilimento Fincantieri al "nevò" di febbraio, passando per la modifica dello skyline della città. Questo (e molto altro) è stato per Ancona il 2012. Eccolo ripercorso in 10 notizie

Dalla riapertura dello stabilimento Fincantieri  al "nevò" di febbraio, passando per la modifica dello skyline della città. Questo (e molto altro) è stato per Ancona il 2012. Eccolo ripercorso in 10 notizie:

RIAPRE FINCANTIERI. Mercoledì 18 gennaio circa 300 lavoratori dell'Arsenale riaprono i cancelli dello stabilimento Fincantieri, dopo mesi di lotta, togliendo il cartello che vi campeggiava sin dall'inizio della crisi, con la scritta: "Il cantiere navale, cuore e storia di Ancona, non si tocca". L'assemblea dei lavoratori di Ancona ha approvato all'unanimità l'accordo siglato con l'azienda su commesse ed esuberi. Nell'entusiasmo generale viene stappata una bottiglia di spumante, e i sindacalisti che hanno condotto le trattative sono portati in trionfo. Ma la riapertura dello stabilimento, purtroppo, non segna la fine dei problemi e delle lotte dei lavoratori dorici.

I festeggiamenti degli operai Fincantieri in Comune

L'EMERGENZA NEVE. Nel mese di febbraio 2012 l'ondata di freddo che ha già cominciato a flagellare l'Europa si abbatte sulle Marche e su Ancona: sono giorni di nevicate intense, che paralizzano le strade e i servizi scolastici, con disservizi che penalizzano anche i trasporti ferroviari e in alcuni casi la fornitura di energia elettrica. E' il cosiddetto "terremoto bianco": nelle Marche vengono conteggiati danni per oltre 770 milioni di euro, con 43 milioni di euro per la somma urgenza (ripristini, sgombero delle strade, gestione della fase di prima emergenza), i 248 milioni per la calamità naturale (danni all’agricoltura), i 479 per i disseti e le infrastrutture compromesse.

Frazioni isolate: Gallignano sotto la neve

Neve ad Ancona 5 febbraio 2012

GIU' I SILOS: CAMBIA LO SKYLINE. Ad Aprile prendono il via le operazioni di demolizione dei silos ex Bunge del porto di Ancona: oltre al mitico odore dei cereali stoccati, così tipico del capoluogo, se ne va anche una struttura tipica del panorama cittadino, che ora cambierà per sempre.
L’area diventerà la prima banchina pubblica del porto dorico, e potrà essere utilizzata da chiunque ne faccia richiesta, purché abbia le attrezzature necessarie (ad esempio una gru mobile, che dovrà essere portata in banchina e rimossa a lavoro finito).

finanza-2LA MAXI FRODE. Un blitz delle Forze dell'Ordine porta alla luce una società che faceva lavorare in nero 3.700 lavoratori in tutta Italia. Questi lavoravano formalmente per un'azienda italiana con sede Rimini, ma che aveva una azienda gemella con sede legale a San Marino. I dipendenti lavoravano formalmente come promoters all'interno di grandi catene di supermercati, ignari che l'azienda non versasse nessun contributo sugli stipendi. Tutto parte dalla segnalazione di un promoter, che lavorava in una grande panetteria di Ancona.
Si calcola che l'azienda avrebbe evaso oltre 36 milioni di euro di contributi fiscali, 32 milioni di costi non deducibili e una base imponibile Irap di circa 69 milioni. L'Iva evasa è stata quantificata in circa ad un ammontare di circa 7 milioni.

L'EX METRO RINASCE DALLA SUE CENERI. Il 29 ottobre partono i lavori per la messa in sicurezza dell'ex teatro Metropolitan, uno dei contenitori vuoti della città di Ancona che ha creato molte contestazioni da parte di cittadini e commercianti di Corso Garibaldi nei confronti delle Amministrazioni Comunali.
Dei 6.000 mq disponibili, buona parte dello stabile sarà dedicata ad una galleria commerciale dislocata su tre piani. Sarà realizzato un garage sotterraneo, in grado di ospitare una cinquantina di auto, mentre gli ultimi due piani verranno occupati da una trentina di appartamenti uso ufficio. Gli esterni torneranno al loro aspetto originale:  le finestre, oscurate ai tempi del cinema, verranno ripristinate, garantendo una luminosità agli spazi interni.

Dentro l'ex Metro

ARRIVA DECATHLON, H&M SI PREPARA. Il 7 dicembre il colosso dell’abbigliamento sportivo Decathlon debutta nel polo dell’ex Mercatone Zeta dell’Aspio di Camerano, con un prevedibile successo di pubblico. Anche l’attesissimo H&M, nonostante non ci sia ancora una data di inaugurazione, conferma la sua presenza con uno spazio di media struttura firmando il contratto: i maniaci dello shopping di abbigliamento low cost dovranno attendere con ogni probabilità la primavera del 2013. Sull’area – che dovrebbe ospitare in tutto 48 attività commerciali – sorgerà anche un centro sportivo gestito dal Comune.

ITALO UNISCE IL CENTRO CON IL NORD. All'inizio di dicembre arriva l'annuncio della NTV: “Milano-Ancona in 3 ore, con fermate a Bologna, Forlì, Rimini e Pesaro”. L’obiettivo è quello di portare “Italo” e l’Alta Velocità sulla via Adriatica a partire dal prossimo giugno e “avvicinare così una delle regioni più produttive del Paese alla capitale lombarda del business”. L'accordo prevede tre coppie di treni, per un totale di sei viaggi al giorno. Il Governatore Spacca: " Siamo la regione più manifatturiera d’Italia e un collegamento veloce con Milano era non solo indispensabile, ma urgente."

Fiorello Gramillano 4-2GRAMILLANO LASCIA. Il 27 dicembre 2012 il sindaco di Ancona Fiorello Gramillano si dimette: è l'atto conclusivo di tre anni e mezzo di frizioni in seno alla maggioranza, segnati fra le altre cose da 16 dimissioni o allontanamenti di assessori. Nell'ordine, tra il 2009 e il 2012 hanno lasciato il governo della città: Belligoni, Panzini, Gabrielli, Mataloni, Napolitano, Ambrogini, Brasili, Franzoni, Lassandari, Pasquini, Pesaresi, Pirani, Borgognoni, Della Bella, Maurizi e Biekar. Il sindaco ha presentato (e poi ritirato) le dimissioni a febbraio, nel corso di una crisi che si era risolta con la nomina di nuova giunta. Sulla crisi endemica che ha caratterizzato i tre anni di governo ha pesato la presentazione di cinque accordi diversi con le forze politiche (poi attuati solo in minima parte) e la difficile gestione dei bilanci della Fondazione Teatro Stabile, culminata con la pronuncia della Corte dei Conti e la segnalazione alla magistratura.

SANGUE SULLE STRADE. Il bilancio dei morti nel corso di incidenti stradali è purtroppo sempre terribile, anche nell'anno che si chiude. Molte persone perdono la vita nel corso di incidenti stradali: tutte storie delicatissime e personali che la cronaca, per sua natura, sfortunatamente non può evitare di affrontare. Scuotono la città in maniera particolare gli incidenti sulla variante di Ancona- Falconara (uno su tutti quello in cui ha perso la vita Daniela Palmieri) e tutti quelli che coinvolgono i giovani e le famiglie, come quello che ha falciato Silvia Balestra, una madre di 32 anni.  La lotta per la sicurezza stradale non deve mai essere abbandonata.

LUTTI. Molte anche le personalità che ci hanno lasciato nel corso dell'anno, tra le quali l'ambulante Massimo Coppi, l'ex presidente di circoscrizione Adrio Francella, il direttore teatrale Tommaso Paolucci, i giornalisti Luca Animobono e Alceo Moretti, il medico Manlio Caucci, il pittore Bruno Fanesi, i parlamentari Malgari Amadei Ferretti e Luciano Barca, la partigiana Fernanda Paci Tiraboschi, l'archeologo Mario Pincherle, la "dama della Torre" Marina Boesch.

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