rotate-mobile
Calcio

Soffre, graffia e vince: l'Ancona ora comincia a correre

I biancorossi centrano la seconda vittoria interna consecutiva. Saco e Peli piegano il Perugia, al primo k.o. stagionale

ANCONA – Concreta e cinica, ma soprattutto vincente. L’Ancona si regala una serata gladiatoria, con la seconda vittoria della gestione Colavitto, ma soprattutto abbatte un Perugia che al “Del Conero” incappa nella prima battuta d’arresto stagionale e imbattuta in LegaPro. Una prima frazione perlopiù di contenimento, ed un micidiale uno-due nel primo quarto d’ora buono per mandare al tappeto gli umbri, che si sono fatti preferire nei primi 45’ di gioco ma non sono riusciti, sotto di due gol, a replicare adeguatamente se non al tramonto del match, con l’unica palla gol nitida della ripresa. Merito anche dei biancorossi granitici nel respingere al mittente gli assalti perugini, senza rischiare e soffrendo negli ultimi minuti dopo la rete di Seghetti poco prima dell’esposizione dell’interminabile recupero.

L’Ancona è senza Spagnoli, al suo posto c’è Kristoffersen, il Perugia è più pimpante e dopo la fisiologica fase di studio iniziale prende il comando delle operazioni. Non tanto da far perdere il sonno a Perucchini, che suda freddo soprattutto sulla scivolata di Cella che rischia l’autogol a metà della frazione, ma comunque a sufficienza per obbligare la retroguardia dorica a mantenere alta la soglia dell’attenzione. Il pacchetto arretrato dorico fa buona guardia sbrogliando più volte la matassa e concedendo pochi spazi al Grifo, mentre sul fronte offensivo è soprattutto Cioffi a guadagnarsi la palma del più intraprendente, cercando la porta in avvio senza inquadrare il bersaglio e tenendo sempre in apprensione con i suoi spunti il Perugia. Conclusioni degne di note poche, per non dire nulle, ma la gara si mantiene vivace anche se le reti restano bianche al duplice fischio.

I fuochi d’artificio si accendono al rientro delle squadre negli spogliatoi. Il protagonista è quel Coli Saco che non ti aspetti, schierato titolare al posto di Nador, che su un centro di Martina fa valere i suoi (tanti) centimetri e insacca di testa, gelando gli umbri. Al resto di pensa il “Comandante” Colavitto, che pesca dalla panchina Peli privandosi di Kristoffersen disegnando così un tridente “light” – con Energe a fare il falso nueve – e l’ex Atalanta lo ripaga, ad una quindicina di secondi dal suo ingresso in campo, trovando dal limite il destro affilatissimo che perfora Adamonis per il 2-0. Sbanda il Perugia, con il palo clamoroso post-slalom centrato il quale certifica la relazione complicata di Cioffi con il gol (che avrebbe, indubbiamente, meritato), e si scaraventa in avanti, ma non graffia. Si scaldano gli animi con un sandwich ai danni di Vasquez finito in mezzo a Martina e Pellizzari, e si riaprono i giochi con il guizzo di Seghetti poco prima di un recupero extra-large (nove minuti). Resta con il fiato sospeso il pubblico del “Del Conero”, che esplode al triplice fischio e saluta con un boato il successo. Sette punti in tre gare, l’Ancona di Colavitto c’è e marcia spedita. Per il Perugia, un passo falso che interrompe la serie di dodici risultati utili filati.

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Soffre, graffia e vince: l'Ancona ora comincia a correre

AnconaToday è in caricamento