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Cronaca Jesi / Via Mario Saveri

Un colpo mortale a Fiorella e 4 fendenti al marito: il killer aveva già provato ad entrare

Terribile fatto di sangue all'interno di un appartamento di via Saveri, all'ex Smia, dove Fiorella Scarponi, 69 anni, è stata uccisa da un vicino di casa

JESI - Il silenzio squarciato dal vetro in frantumi, poi le grida di aiuto e la fuga di uno sconosciuto. Tragedia questa mattina all'alba, all'interno di un appartamento di via Saveri, all'ex Smia, dove i soccorritori hanno trovato il corpo di Fiorella Scarponi, 69 anni di Jesi, uccisa da un giovane vicino di casa, che l'ha colpita alla gola con un pezzo di vetro. Riverso a terra, al suo fianco, c'era il marito, che si è salvato ma è ricoverato al Pronto Soccorso dell'ospedale di Ancona. Il killer è stato rintracciato e fermato dai carabinieri di Jesi, guidati dal comandante Simone Vergari, ai quali avrebbe detto di aver "sentito le parole del Diavolo". 

La dinamica dell'omicidio 

Erano da poco passate le 5 quando alcuni vicini hanno sentito dei rumori provenire dal civico 8 di via Saveri, appartamento al piano terra all'interno di un complesso residenziale dell'ex Smia, alle porte della zona industriale di Jesi. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, il killer, un 25enne residente a pochi metri dall'abitazione dei coniugi, è entrato nell'appartamento spaccando la finestra e mandando in frantumi la vetrata. A quel punto la donna, sentendo i rumori provenire dal salotto, si è alzata dal letto e si è trovata di fronte il vicino di casa. Il giovane l'ha colpita alla gola con un vetro rotto, poi è andato dal marito, l'ha picchiato e poi lo ha colpito ripetutamente con un pezzo di vetro, probabilmente lo stesso. L'uomo è rimasto a terra, non distante dal corpo della moglie.

«Ci ha aggredito nel sonno, mi ha picchiato e poi mi ha colpito più volte con un vetro»

La corsa in ospedale

Quando sono arrivati sul posto gli operatori della Croce Verde di Jesi hanno trovato l'uomo vivo. Immediato il trasporto all'ospedale regionale di Torrette, dove è arrivato intorno le 6.45 in codice rosso. Le sue condizioni sono gravi ed ora si trova in prognosi riservata. Durante la mattinata è arrivata anche una delle tre figlie della coppia che, sotto choc, è stata ascoltata dai carabinieri, per i quali era presente anche il comandante provinciale Cristian Carrozza (L'INTERVISTA VIDEO). Sul posto anche il medico legale Adriano Tagliabracci insieme al collega Filippo Pirani. Saranno loro ad effettuare l'autopsia sul corpo della donna, la cui salma è stata liberata intorno le 10 e trasportata dalle Onoranze funebri David ICOF all'ospedale "Carlo Urbani" di Jesi.

Jesi | Omicidio in via Saveri - le immagini

Il ritrovamento del presunto omicida

Un omicidio che al momento non ha un movente. Infatti, secondo quanto riferito dagli investigatori, il giovane vicino di casa soffriva da tempo di disturbi psichici e già altre volte aveva tentato di irrompere in altre case della zona. Per lui la fuga è durata una manciata di minuti, visto che dopo poco tempo i militari lo hanno trovato nascosto dietro ad una siepe, in un parco vicino alla casa dei coniugi. Aveva addosso tracce di sangue e, dopo aver detto di aver sentito la voce del Diavolo, ha seguito gli inquirenti senza opporre resistenza. 

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