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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Dalla discoteca allo yacht, l'ultima notte di Mairead: così è morta la steward

Le ultime ore di vita della steward che lavorava a bordo di uno yacht di lusso. La 30enne è morta venerdì notte e il suo corpo è stato trovato all'alba in mare

La procura di Ancona ha aperto un fascicolo d’indagine per omicidio eventuale contro ignoti, ma è solo una prassi per poter procedere con l’autopsia. Su come è morta Mairead O’Connor Breffni, la 30enne irlandese che lavorava come steward su un mega yacht da 59 metri, gli investigatori hanno sempre meno dubbi: alla ragazza è stata fatale la caduta dalla passerella che l’avrebbe portata a bordo dell’imbarcazione ormeggiata per manutenzioni davanti ai cantieri della Isa Palumbo. Il destino l’ha aspettata venerdì notte al rientro da una serata in discoteca e qualche brindisi con un piccolo gruppo di colleghi.  

La serata

Secondo le ricostruzioni, Mairead faceva parte del giovanissimo equipaggio di un super yacht partito da Venezia. La necessità di manutenzioni ha poi portato l’imbarcazione ad Ancona. Un’occasione, per la cameriera e altri membri del team, per scendere a terra e svagarsi in discoteca. La musica, qualche brindisi, poi la decisione di tornare a bordo. Mairead è stata la prima a riprendere la via del ritorno, e quando verso le 2 è salita sulla stretta passerella che l’avrebbe dovuta portare a bordo ha perso l’equilibrio ed è caduta in mare. Non ce l’ha fatta ad arrampicarsi sulla banchina. Perché? Era cosciente e lucida? Lo stabilirà l’autopsia. Nessuno ha sentito la ragazza urlare o chiedere aiuto. Il corpo è stato trovato poco prima dell’alba. La cameriera era vestita in modo leggero (il giubbotto lo aveva dimenticato in discoteca e l’hanno recuperato i suoi amici). Sul cadavere nessun segno di violenza. A richiamare l’attenzione del resto dell’equipaggio è stata proprio l’assenza di Mairead dalla cabina, ma soprattutto la sua borsetta trovata sul pontile. 

Le ricerche

Sono stati i membri dell’equipaggio, dopo aver visto la borsa, ad attivare le ricerche. Sul posto sono arrivate una motovedetta della Guardia Costiera, la polizia e i vigili del fuoco. Il corpo è stato trovato non lontano dalla chiglia dello yacht ed è stato recuperato dai pompieri. L’intervento del 118 e dell’ambulanza della Croce Gialla non è servito a strappare Mairead alla morte. La polizia scientifica e gli agenti della squadra mobile, coordinati dal vicequestore Carlo Pinto, hanno raccolto tracce e ascoltato i 6 membri dell’equipaggio per ricostruire le ultime ore della ragazza. Sul posto anche il pm Irene Bilotta, titolare delle indagini. I sommozzatori del Reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza hanno scandagliato il fondale, con l’aiuto di speciali videocamere, alla ricerca di eventuali oggetti utili alla ricostruzione della dinamica. Esito negativo. Il corpo della sfortunata cameriera si trova ora all’obitorio di Torrette in attesa dell’autopsia. Lo yacht sarebbe dovuto ripartire nel giro di alcuni giorni. Potrà farlo visto che, almeno per il momento, non ci sono ostacoli da parte della magistratura.  

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