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Cronaca

Protezioni anti-Covid distrutte dal rogo, il presidente dell'Anconitana: «Un disastro»

Danni per 3,5 milioni per la Rays, l'azienda di Stefano Marconi che all'ex Tubimar aveva stoccato 3.500 pallet di prodotti medicali gestiti dalla Dsv: «Tutto raso al suolo»

C’erano anche dispositivi anti-Covid, come guanti monouso e camici chirurgici, tra i 3.500 pallet stoccati nel magazzino dell’ex Tubimar divorato dalle fiamme. Un danno da 3,5 milioni di euro per la Rays, l’azienda del presidente dell’Anconitana Stefano Marconi, leader nella commercializzazione di prodotti medicali.

Abbigliamento da lavoro, calzature di sicurezza, siringhe, ma anche guanti e camici chirurgici, importati dalla Cina e in attesa di essere distribuiti dalla Rays ad aziende e ospedali, sono stati inceneriti dallo spaventoso incendio divampato nello scalo dorico. La merce era gestita dalla Dsv ed era custodita nel magazzino della Ase, società del Gruppo Morandi.

«Quando l’ho saputo mi si è stretto il cuore - commenta Stefano Marconi -. Per noi è un danno enorme: ci sono dei contratti in essere, i prodotti dovevano essere consegnati urgentemente anche agli ospedali. Un disastro». Mauro Vilone, general manager della Dsv, spiega che «la merce si trovava in uno dei magazzini che è andato completamente distrutto. L’incendio si è propagato rapidamente anche per la presenza dei pannelli fotovoltaici sul tetto, che hanno provocato un effetto miccia. Faremo un’analisi accurata anche con l’assicurazione, ma purtroppo non si è salvato niente». 

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