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Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio

Gubbio-Ancona, l'analisi di Perucchini: «Soffrire ci sta, ma siamo vivi»

Il portiere biancorosso racconta anche la parata decisiva nel finale: «L'ho respinta d'istinto, sono rimasto fermo perché era una palla vagante che qualcuno poteva deviare ma a cui non si poteva dare molta forza»

Con una parata nei minuti finali, ha salvato la porta dell’Ancona. Quello di Filippo Perucchini è stato l’intervento che ha permesso ai dorici di evitare la beffa al “Barbetti” di Gubbio, al termine di un match in cui i biancorossi hanno avuto la possibilità di sbloccare il punteggio all’inizio di una ripresa che è terminata in sofferenza, complice l’espulsione di Clemente. Il portierone della formazione di Colavitto commenta così il riflesso sulla “puntata” di Chierico che ha impedito agli umbri di sbloccare il punteggio. «In realtà non mi sono neanche mosso – spiega – e sono rimasto fermo perché era una palla vagante che qualcuno poteva deviare ma a cui non si poteva dare molta forza. E’ andata bene, sono riuscito a pararla di istinto. Il Gubbio è una squadra forte e organizzata. Abbiamo dimostrato di essere una squadra super viva, abbiamo fatto la nostra partita. Dobbiamo ripartire da qui, dalla compattezza che abbiamo avuto nel primo tempo ma anche nel secondo, negli ultimi minuti, in inferiorità numerica. Siamo andati un po’ in sofferenza dopo l’espulsione di Clemente, ma davanti avevamo una squadra organizzata e che sta facendo un ottimo campionato: è normale subire qualcosa nell’arco della partita».

Perucchini parla anche del confronto avuto prima dell’incontro in terra umbra con i supporters dorici, che hanno invitato la formazione a reagire dopo gli ultimi risultati negativi. «E’ stato un incontro che può aver fatto scattare qualcosa – commenta l’estremo difensore biancorosso – ma è una cosa molto personale che ognuno può vivere in modo diverso. Penso che i nostri tifosi abbiano dimostrato anche ieri, venendo in massa qui a Gubbio, il loro attaccamento: dobbiamo fare qualcosa in più, oltre che per noi, anche per loro. Ogni domenica ci sono delle trasferte difficili, anche a livello logistico, e sono sempre in tanti. I confronti ci stanno, siamo in un momento delicato ma i nostri tifosi ci incitano sempre. Penso che anche loro siano stati soddisfatti della prova della squadra. E’ mancata la ciliegina sulla torta, dobbiamo lavorare e continuare così. Ultimamente, aldilà degli episodi, anche contro l’Entella e la Lucchese non abbiamo sofferto tanto. Mi è capitato tanti anni di giocare a quattro e tanti anni di giocare a tre. Sia che sia a tre sia che sia a quattro, sappiamo adattarci – conclude – ma questa è una cosa che deve decidere il mister di volta in volta».

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