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Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio

Alla scoperta dell'Olbia, prossimo avversario dell'Ancona

La squadra isolana, attualmente penultima, si affida ai veterani Dessena e Ragatzu per invertire una tendenza negativa, motivata anche dalla sterilità di un attacco che per numero di reti è il peggiore dell'intera LegaPro

Il campionato di LegaPro costituisce il punto più alto toccato dall’Olbia nella sua storia, cominciata con la nascita nel 1906 e la successiva rifondazione nel 2010 seguente all’esclusione decretata dalla FIGC per fallimento. La ripartenza dai dilettanti della Sardegna, arrivata dopo oltre 50 stagioni in “ascensore” tra l’allora Interregionale ed i tornei di C2 e C, ha portato gli isolani a raggiungere nuovamente la terza serie con il ripescaggio del 2016, giunto dopo la vittoria nei Play Off del Girone G di Serie D. Il miglior risultato degli ultimi anni è rappresentato dal nono posto nel Girone B del campionato 2021/2022, al termine del quale l’Olbia fermò la corsa dell’Ancona negli spareggi promozione (2-0 al “Del Conero”) per poi arrendersi all’Entella che passò alla fase nazionale.

Attualmente al penultimo posto della graduatoria davanti alla Fermana, gli isolani hanno nella scarsa vena realizzativa il principale problema, cosa testimoniata dall’ultima posizione nell’intera LegaPro – condivisa con l’Alessandria, fanalino di coda del Girone A – per numero di reti realizzate, appena 13. Solo una quella messa a segno da inizio dicembre, nel successo di misura casalingo contro l’Arezzo dello scorso 28 gennaio, a distanza di poco meno di tre mesi dall’ultima affermazione nel corso dei quali erano arrivati appena tre punti in undici uscite. Delle venti lunghezze finora messe in classifica, solo cinque sono stati portate a casa nei confronti esterni, quattro delle quali nei primi due impegni in trasferta (vittoria a Pesaro e pareggio ad Arezzo), più il 2-2 contro il Sestri Levante.

Per tagliare il traguardo salvezza, l’Olbia punta soprattutto sui veterani Ragatzu e Dessena, quattro centri a testa, con il primo reduce da una stagione stratosferica (19 gol) ed oltre 230 presenze nel club dopo avere anche indossato la casacca del Cagliari in Serie A, ed il secondo che presenta nel curriculum qualcosa come 330 gettoni nel massimo campionato italiano (dove ha esordito a 17 anni con il Parma) ed alla soglia delle 37 primavere continua a correre e dare sostanza al centrocampo. Dai vivai di A arrivano anche i due centrali difensivi, Mattia Motolese – cresciuto nel Bologna – e Gabriele Bellodi formatosi nel settore giovanile del Milan. In mezzo al campo possibile il ricorso all’altra bandiera La Rosa, più la new-entry di gennaio Schiavone, con l’ex azzurrino Biancu a muoversi tra le linee. Il tutto affidato nelle mani di Marco Gaburro, che due settimane fa ha raccolto il testimone dalle mani di mister Greco e con l’aggiunta di alcune pedine più esperte arrivate nel mercato invernale, proverà a scalare la classifica e mantenere la categoria.

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