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Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio

“San” Spagnoli colora il derby di biancorosso: doppietta del bomber e Fermana battuta

Il ritorno al successo prende forma al "Del Conero" in una sfida nervosa (dodici ammonizioni e tre espulsioni): Ancona lanciata dalla doppietta del bomber, "canarini" polemici nei confronti del direttore di gara

Dai sospiri dettati da turbamenti e sofferenze, a quelli di sollievo. Profondi, tanto quanto il segno – meglio ancora un autentico solco – tracciato da Alberto Spagnoli, che decide con una doppietta nel breve volgere di cinque minuti il derby con la Fermana e permette all’Ancona di prendere ciò che serviva, a tutti i costi, in questa serata ad alta tensione, ovvero i tre punti. Tutt’altro che scontati, visti i toni agonistici accesi sin dall’inizio (nel valzer di cartellini, il primo è stato estratto dopo una settantina di secondi o giù di lì) e la consapevolezza dei gialloblù di affrontare una partita chiave nella volata per non retrocedere direttamente, trasformata in capacità di soffrire nei primi venticinque minuti di gara ed in coraggio nel reagire sfiorando anche la rete.

L’importanza della posta in palio inizialmente condiziona il gioco: diversi errori, proteste, concitazione e gioco frammentato, con l’Ancona che tiene il mano il pallino ed in un paio di circostanze si fa viva dalle parti di Borghetto. Poi brividi e nervi a fior di pelle: i primi su due sortite offensive dei “canarini” sui quali la difesa biancorossa mette una pezza nell’area piccola (su Misuraca e Scorza), i secondi che portano Saco a rischiare per due volte uno sciagurato rosso, con altrettanti interventi – specie quello su Malaccari – che direzioni di gara più intransigenti avrebbero punito con l’ammonizione, la seconda dopo quella di qualche minuto prima per una trattenuta vistosa sullo sgusciante Petrungaro. Poi le espulsioni effettivamente arrivano: prima tocca al ds ospite Andreatini (allontanato dalla panchina per le proteste sul mancato secondo giallo al franco-maliano), poi al tecnico dorico Colavitto per un incontro troppo ravvicinato con Misuraca sulla linea del fallo laterale, prima di una rimessa in gioco con le mani.

Ad essere benedetto, a differenza di altre volte, è l’intervallo. Nei confronti recenti i primi minuti della ripresa avevano segnato l’inizio della fine e gol subiti in rapida sequenza, stavolta questo protocollo viene applicato dall’Ancona a proprio favore. L’urlo liberatorio del “Del Conero” è scatenato da “San” Alberto Spagnoli, che prima è glaciale spedendo dagli undici metri in rete un pallone pesantissimo - tra le proteste ospiti per il fallo di Carosso che ha generato il penalty - e poco dopo è delizioso nello stopparlo e calciarlo in diagonale nel sacco, addomesticandolo in area su una punizione dalla trequarti per il dodicesimo centro in stagione. Al resto, dopo il tris sfiorato, ci pensa Perucchini: il portiere dorico dice di no al solito Petrungaro e – soprattutto – a Petrelli su una stoccata ravvicinata, inchinandosi solo all’inzuccata di Sorrentino al 90’. Finale con l’ultimo scroscio di cartellini (il dodicesimo giallo della gara è fatale a Misuraca, già sanzionato in precedenza e pertanto espulso per somma di ammonizioni) ed un triplice fischio che stavolta lascia il popolo biancorosso magari non proprio sereno, ma sicuramente più sollevato.

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