Caso vigili assenteisti, arresto annullato: violata la territorialità
A 7 mesi dall'inchiesta che avrebbe scoperto un giro di favori tra assenteisti del comando di Polizia Municipale, arrivano le motivazioni della sentenza con cui la Cassazione aveva accolto le richieste di nullità dell'arresto del vigile presunto assenteista
Vigili assenteisti. L’ufficiale M. M. non doveva essere arrestato perché, al di fuori del territorio comunale, la Polizia Municipale di Ancona non aveva alcuna giurisdizione. A 7 mesi dall'inchiesta che avrebbe scoperto un giro di favori tra assenteisti del comando di Polizia Municipale di Ancona, arrivano le motivazioni della sentenza (10 giugno scorso) con cui la Cassazione aveva accolto le richieste di nullità dell’arresto del vigile presunto assenteista, presentate dagli avvocati Marta Balestra e Paolo Campanati. “La misura pre-cautelare - si legge nelle motivazioni della sentenza - è stata applicata da appartenenti alla Polizia Municipale di Ancona all’interno del territorio del Comune di Osimo e, quindi, al di fuori dell’ambito territoriale entro cui agli operanti avrebbe potuto riconoscersi la suddetta qualifica”. In sostanza, mentre le forze come Polizia di Stato e Carabinieri possono agire al di fuori del proprio territorio se ne ricorrono esigenze di indagini finalizzate alla flagranza dell’illecito, le guardie comunali sono operatori di p.g. fintanto che agiscono nel proprio comune. Per cui “l’arresto non poteva essere convalidato proprio perché operato da soggetti non legittimati in principio di territorialità” concludono le motivazioni dei giudici.
Gli avvocati del tenente M. M. esprimono enorme soddisfazione dei poichè la Corte di Cassazione ha accolto uno dei principali motivi di ricorso avverso l'ordinanza di convalida dell'arresto, affermando un principio di diritto che riverbererà senz'altro i suoi effetti su numerosi atti di indagine eseguiti dalla Polizia Municipale di Ancona al di fuori del territorio di propria competenza.
