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Cronaca

Blocchi TIR sull'A14, Gasparoni: "Rimuovere immediatamente i divieti di circolazione"

Gilberto Gasparoni segretario di Confartigianato Trasporti Marche lancia un appello alle Prefetture delle Marche e dell’Emilia Romagna affinchè vengano rimossi i divieti di circolazione imposti sulla A14 in direzione nord

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Siamo di nuovo alle solite: migliaia di camionisti prigionieri nei camion con le strade libere
 
Gilberto Gasparoni segretario di Confartigianato Trasporti Marche lancia un appello alle  Prefetture delle Marche e dell’Emilia Romagna affinchè vengano immediatamente rimossi i divieti di circolazione imposti sulla A 14 in direzione nord e venga permessa la circolazione dei TIR che sono fermi sull’autostrada senza alcun tipo di assistenza da questa mattina.

Da oltre 4 ore bloccati sull’A14 nella marchigiana da Senigallia in su, con le strade libere anche se vi sono nevicate che da ieri interessano le regioni del centro e del nord Italia, nevicate che stanno provocando ancora disagi ma che possono essere gestite con un buon servizio di spazzatura dell’A 14.
Invece siamo di nuovo ai blocchi disarticolati che lascia in mezzo alla strada persone e mezzi come se fossimo in un paese sottosviluppato nonostante i carissimi pedaggi che gli operatori sono costretti a pagare chilometro dopo chilometro. Gasparoni di Confartigianato Trasporti Marche denuncia la continua approssimazione nella gestione del piano neve. Se continuiamo cosi saremo un paese destinato ai blocchi stradali appena inizia a nevicare, quando in altre nazioni si continua a viaggiare anche  con un metro di neve ma con servizi efficienti. E’ deprecabile che Autostrade per l’Italia, per risparmiare nei costi di pulizia preferisca chiudere la grande viabilità anzichè porsi al pari di altri paesi che di blocchi nemmeno se ne parla ma viene garantita sempre  la libera circolazione.
Anche questa volta migliaia di camionisti sono costretti sulle strade abbandonati a loro stessi a subire i disagi della disorganizzazione e della mala organizzazione alla faccia di ricavi miliardari e dei crescenti utili che le società autostradali accumulano tutti gli anni. I camionisti e gli automobilisti sono chiamati a pagare ancora una volta.

Sentite le Prefetture interessate anche queste mantengono una posizione di sudditanza rispetto alle indicazioni di Società Autostrade ed i centri di raccolta programmati sono sconosciuti ai più.
Gasparoni sollecita il Ministero degli Interni a normalizzare immediatamente la situazione e ad evitare il ripetersi di queste gravi situazioni di disagio. Il “nevò” del 2012 dovrebbe averci insegnato qualche cosa; invece nulla siamo sempre peggio con le imprese che devono subire i costi delle inefficienze. Una situazione paradossale ed inaccettabile per Confartigianato.

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