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Cronaca

Sull'autobus con ovuli nello stomaco: scacco al clan di corrieri della droga

Operazione Body Packer: 3 arresti, 7 provvedimenti cautelari e decine di perquisizioni nelle Marche e in altre regioni. La Squadra Mobile di Ancona ha smantellato una pericolosa organizzazione criminale

Un’organizzazione criminale formata da pericolosi spacciatori nigeriani, il cui boss viveva tra Ancona e Loreto, è stata smantellata dalla polizia con una lunga e articolata operazione che ha riguardato l’intera regione e diverse città italiane: su disposizione del gip Carlo Masini, 3 giovani sono finiti in carcere e ad altri 7 è stato imposto il divieto di dimora in varie province marchigiane, con 23 perquisizioni personali e domiciliari che si sono concluse questa mattina tra Ancona, Macerata, Pesaro, Vercelli, ma anche a Viterbo, Terni, Salerno, Imperia e Pavia. (GUARDA IL VIDEO)

L’operazione “Body Packer”, coordinata dalla Procura di Ancona con il pm Rosario Lioniello, è stata condotta dalla Squadra Mobile di Ancona, guidata da Carlo Pinto con la collaborazione del commissario capo Francesco Monterisi, e ha visto la partecipazione degli agenti della Squadra Mobile di Macerata, Ascoli, Pesaro, oltre alle spacialità dei Cinofili, Volanti, Reparto Prevenzione Crimine e Scientifica. Le indagini erano partite nell’autunno del 2018 da una precedente operazione antidroga svolta in piazza d’Armi. Da lì si è aperto un filone d’inchiesta riguardante un giro di spaccio di eroina e cocaina gestito a livello regionale (e non solo) da un’organizzazione di nigeriani che avevano allestito un vero e proprio sodalizio criminale (viene contestato, infatti, il vincolo associativo) di tipo verticale: all’apice c’era un 31enne considerato il “boss” a cui già nel marzo scorso era stato sequestrato un considerevole quantitativo di droga in un’abitazione del Piano e che questa mattina è stato arrestato in un appartamento di Loreto dove nel frattempo si era trasferito.

A seguire, la struttura verticale era composta da altri capi, dai corrieri, dai fiancheggiatori e da spacciatori al dettaglio. Grazie a pedinamenti e intercettazioni, è emerso che il più delle volte la droga ordinata dai clienti direttamente al “boss” veniva trasportata con il metodo degli ovuli ingeriti nello stomaco dai “corrieri”, che si muovevano principalmente in autobus, come quello arrestato il 7 ottobre 2019 dalla Squadra Mobile di Ancona mentre stava per salire su un pullman diretto a Macerata dopo aver inghiottito 4 ovuli di eroina e cocaina o come il nigeriano di 28 anni bloccato il 18 settembre 2019 all’arrivo a Macerata, appena sceso dal bus, con 10 ovuli di cocaina. La principale piazza di spaccio, infatti, era Macerata, a seguire Ancona (zone della stazione, Archi e Piano in particolare) e Pesaro. Le indagini, che hanno permesso di accertare decine di episodi di cessione di stupefacente, ora proseguono perché alcuni degli indagati sono irreperibili: per il momento 3 nigeriani sono stati arrestati, di cui uno a Loreto e due a Macerata. 

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