rotate-mobile
Calcio

Ancona, altro black-out ed altra rimonta subita. Ed un punto preso di relativa utilità

Fatali ai biancorossi - ancora una volta - i minuti iniziali della ripresa, che hanno visto la Vis pareggiare e passare in vantaggio. Il 2-2 finale muove la classifica di entrambe, ma non regala quel cambio di passo necessario per allontanarsi dalla zona calda

Un punto per uno che, però, da l’impressione di non accontentare nessuno. L’Ancona vista nel derby di Pesaro dà una forte sensazione di deja-vu. Perché il black-out del primo quarto d’ora della ripresa comincia ad essere una pessima abitudine e si sta rivelando oltremodo invalidante (undici i gol presi tra il 46’ ed il 60’), perché la rimonta subita al “Benelli” è la decima nel secondo tempo, e perché l’aver “rattoppato” anche stavolta la partita acciuffando il pareggio muove sì la classifica, ma non toglie dal palato il sapore amaro ed il senso di insoddisfazione. Pensando un po’ al primo tempo chiuso in vantaggio e guardando la classifica che, con due punti in più, avrebbe avuto sembianze decisamente più rassicuranti.

E pensare al colpaccio, dopo il duplice fischio, non è che fosse poi esercizio di fantasia. Nella prima metà di gara l’Ancona ha sbloccato il punteggio grazie al preziosismo di un Paolucci che si è confermato on-fire (secondo gol consecutivo dopo quello al Del Conero contro l’Olbia), rischiando praticamente nulla con Perucchini stuzzicato solo da due iniziative dell’eterno Valdifiori. E tenendo possesso palla e baricentro alto tanto da obbligare la Vis molto più a rinculare nella sua metà campo che non a proporsi in quella dorica, e Neri a mettere una bella pezza sulla conclusione di Prezioso che, complice una deviazione, è andato vicino a raddoppio. Oltretutto, la partenza convincente dei primi cinque minuti del secondo tempo era apparsa come segnale di una luce restata accesa anche al rientro in campo dopo l’intervallo, con tanto di tiro potente di Barnabà finito di un soffio sul fondo.

Ma a complicare le cose è arrivato il black-out. Corto, di appena otto minuti, ma fatale. Buio pesto su due calci piazzati con evidenti responsabilità: prima una punizione con il movimento difensivo volto a mandare in off-side Pucciarelli non scattato (Pellizzari lo tiene in gioco sull’imbucata di Karlsson), poi l’amnesia su corner – l’Ancona ne ha collezionati più di dieci, alla Vis ne è bastato uno – che ha permesso a Zagnoni di inserirsi e di incornare indisturbato il pallone del sorpasso. Ad evitare un ritorno a casa a mani vuote ci hanno pensato Perucchini (respinta su una girata di Pucciarelli) e Giampaolo che prende bene il tempo nell’incornare il 2-2 su un traversone di Spagnoli. A cui andrebbe fatto un monumento per la sua capacità di lottare, rendersi utile a tutto campo e scodellare assist come un rifinitore di professione, tanto da meritare la palma del migliore anche senza fare ciò che riesce meglio ad un bomber come lui, cioè segnare.

Il primo derby del girone di ritorno, insomma, è ancora una di quelle partite in cui “poteva andare meglio ma anche peggio”, accompagnata dalla considerazione che ad incidere sul risultato sono state ancora una volta sbavature evitabili, secondo un copione già visto nel film del campionato dorico, in cui l’Ancona resta ancora protagonista principale ed arbitro del proprio destino. Non è dato sapere se il lieto fine sia davvero a quota 40, ma che queste occasioni lasciate per strada non lo pregiudichino c’è ancora, e fortemente, da augurarselo.

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ancona, altro black-out ed altra rimonta subita. Ed un punto preso di relativa utilità

AnconaToday è in caricamento