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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

Savini, 100 di questi "Dockers". Il capitano dei Portuali premiato per le cento presenze coi dorici

In occasione dell'ultima sfida disputata contro il Valfoglia, il 37enne difensore ha ricevuto dal presidente del club Davide Pucci il riconoscimento per il numero "tondo" di gettoni collezionati: «Grande orogoglio, e proverò a non fermarmi qui»

«Finché il fisico mi supporta, la voglia c’è tutta per continuare a giocare e provare ad essere d’aiuto ai miei compagni». E quella voglia, che si traduce in un mix perfetto di carisma, esperienza e qualità calcistica, la si percepisce tutta. È quella di Andrea Savini, capitano dei Portuali Dorica che, in occasione della partita col Valfoglia, è stato premiato dal presidente Davide Pucci per le cento presenze con la maglia dei Dockers.

Trentasette primavere sulle spalle portate in maniera eccellente, l’entusiasmo di un ragazzino, l’esempio di un leader. Una carriera importante, quella di Savini, che lo ha visto protagonista in D, fino a toccare la Seconda Divisione della Lega Pro, senza dimenticare i trascorsi in Promozione ed Eccellenza. E’ approdato nelle fila degli anconetani nella stagione 2019-2020, contribuendo ad aprire un ciclo che si è rivelato subito vincente.

«In cinque anni i ricordi sono tanti – spiega il capitano – e per fortuna molti positivi. Penso alla vittoria del campionato in Prima Categoria, anche se in sordina perché costretti dentro casa dal Covid, piuttosto che ai playoff nelle ultime due annate. Ma tra le cose più belle inserisco soprattutto l’aver creato, grazie a tutto l’ambiente Portuali, un gruppo solido e formato da veri amici». Ce n’è anche uno meno bello da annoverare, però. Anzi, un episodio che ancora crea noie. «Quella ammonizione inspiegabile che mi diedero nella finale degli spareggi di girone. Una circostanza che non mi permise di disputare la finale playoff contro il Chiesanuova a Jesi. Un grande rammarico».

Solo gioia, invece, per...quota 100 con la casacca della formazione dorica: «Come ho detto alla società, in particolare a Luca Cesaroni e a mister Stefano Ceccarelli, per uno un po’ girovago come me nel mondo del calcio, ai Portuali Dorica credo di aver trovato, nella parte conclusiva della mia carriera, quella che reputo una vera famiglia. Ecco perché dico che cento presenze sono un motivo di grande orgoglio – confessa Andrea Savini – mentre per altri potrebbero essere una mera targa. E proverò a non fermarmi qui».

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