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Alla scoperta della Juventus Next Gen, prossima avversaria dell'Ancona

La formazione giovanile bianconera, che nel match di andata disputato al "Del Conero" aveva ottenuto la prima vittoria in campionato, ha cambiato marcia nell'ultimo mese e mezzo mettendo in cassaforte dodici punti in sei incontri

Varata nel 2018 con il nome di Juventus Under 23 (in seguito alla reintroduzione nel calcio italiano della cosiddetta “squadra riserve”) ed iscritta in terza serie come da disposizioni federali, la Juve Next Gen costituisce il laboratorio in cui vengono forgiati i giovani più interessanti, ed il serbatoio da cui il club piemontese attinge per lanciare in prima squadra i prospetti migliori. La storia recente ha visto i giovani bianconeri ottenere risultati interessanti in LegaPro, culminati con la vittoria della coppa di categoria nella stagione 2019/2020 (vittoria nella gara decisiva di Cesena 2-1 contro la Ternana) e la finale di dodici mesi fa persa nel doppio confronto con il Vicenza. A cui si va ad aggiungere la presenza in due occasioni ai play-off promozione nazionali.

Di certo, quella che attende l’Ancona è la Juventus con il miglior stato di salute dall’inizio di questo torneo. Cominciato in sordina, proseguito con la picchiata di inizio dicembre (un punto in quattro gare) ma ora raddrizzato in virtù della serie di sei risultati utili consecutivi – tre vittorie e tre pareggi – che hanno decisamente migliorato la collocazione in classifica. I bianconeri si presenteranno al cospetto dei dorici con sembianze diverse rispetto alla sfida di andata, quando espugnarono il “Del Conero” centrando la prima affermazione nel Girone B. Mancherà Kenan Yildiz, funambolico jolly offensivo che in quell’occasione fu il match winner con una rete e l’assist per il secondo gol, ormai in pianta stabile in prima squadra, ed anche Huijsen che ad Ancona non c’era a governare la difesa ma che ha spiccato il volo finendo anche lui in Serie A alla Roma.

Ci saranno ancora Daffara tra i pali (determinanti le sue parate lo scorso settembre), protetto dagli inamovibili Muharemovic e Savona, in mezzo al campo il gigante togolese Salifou (interessante sarà il duello tutto fisicità tra lui e Coli Saco) ed a conferire fantasia il trequartista Luis Hasa, ultimamente imprescindibile. Il giocatore più esperto dell’intera rosa è anche il più pericoloso: la trentaquattrenne punta emiliana Simone Guerra ha già nove reti (due delle quali segnate al Pescara nel 4-3 rifilato agli abruzzesi) e quattro assist in questa stagione. Spetterà a lui il compito di finalizzare la manovra e di andare a bersaglio per sostenere la risalita dei piemontesi in classifica.

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