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Elezioni Regionali 2020

Regionali, Gostoli (Pd): «Mangialardi è il voto utile per le Marche»

E’ l’appello del segretario regionale Pd, Giovanni Gostoli, fiducioso sulle prossime elezioni regionali

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

«Alle marchigiane e ai marchigiani chiediamo un voto utile per le Marche». E’ l’appello del segretario regionale Pd, Giovanni Gostoli, fiducioso sulle prossime elezioni regionali, soddisfatto della riuscita della manifestazione regionale a Civitanova Marche con oltre mille persone e di una campagna elettorale che, nonostante le difficoltà causate dal Covid-19 e il periodo estivo, è stata di una forte mobilitazione, grazie anche alla bella squadra del Partito democratico.

«La partita è aperta, si giocherà sul filo - aggiunge Gostoli - Lo scorso anno partivamo da uno svantaggio di 22 punti e poi c’è stata una “remuntada” pazzesca. Ancora oggi sono tanti gli indecisi che possono fare la differenza. Nelle ultime due settimane il clima è cambiato: possiamo vincere. Si vota per le Marche e non per altro. C’è chi chiede un voto di pancia o contro il governo nazionale, come i nostri avversari; e chi come noi chiede di decidere per il bene delle Marche. Alle elezioni regionali, così come per le città e i comuni, prima ancora dei partiti si sceglie la persona. La sfida è tra due: Maurizio Mangialardi, scelto nelle Marche e proposto da oltre 130 sindaci marchigiani, sostenuto da un’alleanza larga, unita e aperta al civismo, una persona che ha dimostrato da sindaco di essere competente, affidabile e concreta; e dall’altra parte, il candidato della destra scelto nei palazzi romani non per merito o capacità ma per spartizione politica. Due persone con progetti, squadre e valori molto diversi. Con il nostro programma ci rivolgiamo a tutti i cittadini marchigiani. Ci sono tante battaglie che sono anche dei Cinquestelle che correndo da soli, come altri, hanno già perso in partenza. Ai loro elettori chiediamo un voto utile per darci una mano a vincere e realizzare questi progetti insieme. Chi cinque anni fa ha scelto il M5S alle elezioni regionali ha votato un candidato Presidente che oggi sostiene Maurizio Mangialardi. Così come ci rivolgiamo ai tanti moderati dicendo loro che non possiamo lasciare in mano la regione al candidato sovranista con il rischio di isolare ancora di più la nostra terra dalle opportunità dell’Europa. Noi abbiamo un progetto di rinascita delle Marche che sarà possibile realizzare grazie agli 8 miliardi del Recovery Fund che arriveranno dall’Europa per le infrastrutture, per il lavoro, per l’ambiente e la sanità. Una svolta storica per le Marche. Non lasciamo la nostra regione a chi vuole dividerci dall’Europa e ha votato contro ai 209 miliardi di aiuti per il nostro Paese». 

Gostoli poi rilancia sui pilastri principali del programma: «Lavoro e infrastrutture sono la priorità. Nei primi 100 giorni porteremo sul tavolo del governo le scelte strategiche sulle infrastrutture, materiali e digitali, che possiamo finalmente realizzare con le risorse europee. La prima cosa che faremo è scrivere un “Patto per il lavoro e per il clima” insieme ai lavoratori e alle imprese, ai sindacati e alle associazioni di categoria, la Camera di Commercio e le Università. Vogliamo una piena e buona occupazione, una crescita all’insegna della sostenibilità ambientale. Inoltre la partenza della nuova legislatura dovrà misurarsi con l’emergenza economica, forse anche sanitaria, legata al Covid19. Non è indifferente chi si misurerà con questa responsabilità e il centro sinistra si è dimostrato una forza affidabile e sicura. Da subito proteggeremo lavoratori e sostenere le piccole e medie imprese: nell’accesso al credito, con meno burocrazia e più semplicità, più investimenti nell’innovazione tecnologica e sul Made in Marche. Dall’Europa arriveranno tante risorse per un Green New Deal delle Marche. Economia verde e circolare, rigenerazione urbana e stop del consumo di suolo: sono nuovi volani per creare posti di lavoro e uno sviluppo che si prende cura dell’ambiente. Con la qualità dei nostri prodotti della manifattura insieme a quella dei prodotti agroalimentari, al turismo e alla cultura le Marche possono guardare al mondo e al futuro con fiducia. Il rilancio delle Marche passa attraverso la rinascita delle comunità colpite dal sisma e lo sviluppo delle aree interne. Noi chiediamo, non da oggi, un “modello Genova” per uscire dal pantano normativo nazionale, semplificare le procedure e accelerare la ricostruzione materiale. In 5 anni vogliamo ricostruire tutte le prime case e accompagnare quella materiale con la ricostruzione economica e sociale». 

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