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Difesa della costa, ancora immobilismo dell’Amministrazione comunale

Altri comuni costieri sono partiti con i lavori di rifioritura delle scogliere , Falconara resta al palo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

A tornare sull’argomento è in consigliere comunale di Falconara Marittima Baldassini Marco che da sempre si dimostra sensibile e presente sul problema della difesa della costa, chiedendo ancora una volta risorse comunali per intervenire sulla rifioritura delle scogliere e prevedere il ripascimento controllato del tratto dell’arenile tra Villanova e il cavalcavia di Via Roma.

Il Baldassini ricorda ancora una volta la mozione presentata il 22 maggio dello scorso anno dove chiedeva la messa in sicurezza dello scolmatore in spiaggia davanti al cavalcavia Tramontana e il ripascimento del tratto di spiaggia libera, ridotta a pochi metri, che mette a rischio le concessioni demaniali presenti, con il disappunto dei proprietari. L’amministrazione comunale lo dica chiaro e riferisca il motivo per cui ancora la mozione urgente del Baldassini, presentata da oltre 9 mesi, non sia stata ancora portata in discussione e votata in consiglio comunale. Non posso pensare al danno ambientale che possa accadere in caso di cedimento della struttura dello scolmatore ormai in balia del mare, continua il consigliere, ma soprattutto non riesce a comprendere questo immobilismo a riguardo di questa problematica da parte dell’amministrazione. Dove sono le scogliere appaltate al 30 settembre 2020 per un totale di 2700 tonnellate da distribuire su 9 scogliere? Comuni costieri come Porto Recanati e Cupramarittima hanno messo in campo risorse proprie, oltre ai contributi Regionali, per la difesa del proprio litorale; il primo continuando un progetto di 2 anni fa con la costruzione di ben 22 nuove scogliere e in questi giorni mettendo mano al cosiddetto ripascimento controllato a difesa della pineta in spiaggia, il secondo mettendo in campo con 50.000 euro di risorse comunali, la tecnica del salpamento per rifiorire le scogliere a protezione delle concessioni destinate alla pesca professionale, quella tecnica del salpamento richiesta della stesso Baldassini, tramite una mozione urgente, che la maggioranza ha ritenuto di bocciare, come ha bocciato un emendamento che chiedeva lo spostamento di 82.500 euro di fondi per mettere in sicurezza il tratto di spiaggia tra via Roma e Villanova.

Baldassini ha sempre dato la sua disponibilità alla giunta e ai tecnici comunali per contribuire grazie alla sua esperienza “sul campo o meglio dire sul mare”, ha presentato uno schizzo di possibile intervento, prendendo come esempio il modello veneto per il ripascimento controllato e suggerito la creazioni di pennelli perpendicolari alla costa di almeno 25/30 metri di lunghezza, da creare ogni 500 metri, in modo da smorzare la forza erosiva del mare e mettere in sicurezza le concessioni come avviene nella costa abruzzese, ma ad oggi niente è stato concretizzato Nella foto i blocchi posizioni 2 anni fa da Vivaservizi a protezione del gomito del collettore che collega i due scolmatori (opera dichiarata a suo tempo provvisoria) FIRMATO Consiliere Comunale Baldassini Marco

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