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Cronaca

L'esperienza di Jacopo, specializzando: «Mi sono vaccinato mentre mi cancellavano»

Il 31 dicembre lo specializzando ha ricevuto il vaccino e, pochi attimi dopo, sulla sua mail è arrivato il dietrofront di Torrette che chiudeva le prenotazioni a questa categoria

"A seguito della vostra incresciosa decisione arbitraria di escludere i medici in formazione specialistica dal primo gruppo di prenotazioni riservato al personale sanitario, vi informo che il 31 dicembre ho ricevuto al quinto piano la prima dose del vaccino pur essendo attualmente specializzando. Nel pomeriggio della stessa giornata ho ricevuto, insieme a tutti i miei colleghi specializzandi, la comunicazione anonima in cui mi si comunicava la cancellazione della prenotazione". Con questa mail Jacopo Sabbatinelli, medico spializzando al quarto anno in Patologia clinica e biochimica clinica, ha comunicato ai dirigenti dell'ospedale dorico di aver ricevuto una delle 35 dosi di vaccino arrivate ad Ancona solo pochi giorni prima. In pratica la sua vaccinazione è stata solo una questione di coincidenze visto che, mentre faceva l'iniezione, sulla sua casella mail arrivava la comunicazione dall'azienda sanitaria che, di fatto, faceva dietrofront sulla questione, chiudendo le prenotazioni e posticipandole al 18 gennaio.

«Tanto che dopo la vaccinazione ho provato a rientrare nel portale dell'ospedale per vedere il calendario, che prima visionavo, ma non mi era più possibile accedere - racconta proprio Sabbatinelli - Io col senno del poi mi sono anche sentito "fuori luogo" perché mentre ero lì sentivo che gli addetti rispondevano alle telefonate di chi voleva informazioni e chi era lì rispondeva che non c'era più posto. Ma non pensavo sarebbe successa una cosa del genere». 

Vaccini, specializzandi all'attacco: "L'azienda ospedaliera riveda l'organizzazione"

Mentre la decisione di Torrette desta non poco scalpore e il direttore amministrativo dell'azienda Ospedali riuniti di Ancona, Antonello Maraldo, giustifica l'accaduto come «un errore tecnico spiacevole», gli specializzandi chiedono chiarezza e lo stesso Sabbatinelli nella sua mail scrive: "L’Inrca, in data 27/12, ha somministrato il vaccino ad una specializzanda. Data l’estrema limitatezza delle dosi disponibili per il primo giorno della campagna vaccinale, dubito che l’Inrca avesse avuto modo e tempo di vaccinare prima tutto il personale di ruolo (compreso quello delle ditte appaltatrici) e poi la specializzanda in questione. Come è possibile che due aziende ospedaliere situate addirittura nella stessa città interpretino in modo diverso le medesime linee guida ministeriali?". 

Il punto è proprio il rapporto tra le decisioni dell'azienda sanitaria anconetana e le linee guida sulla vaccinazione anti-Sars-CoV-2/Covid-19 pubblicate dal Ministero della salute che a pagina 5 chiarirebbero: "Al fine di sfruttare l'effetto protettivo diretto dei vaccini, sono state identificate le seguenti categorie da vaccinare in via prioritaria nelle fasi iniziali: operatori sanitari e sociosanitari, gli operatori sanitari e sociosanitari “in prima linea”, sia pubblici che privati accreditati, hanno un rischio più elevato di essere esposti all'infezione da Covid 19 e di trasmetterla a pazienti suscettibili e vulnerabili in contesti sanitari e sociali. Inoltre, è riconosciuto che la vaccinazione degli operatori sanitari e sociosanitari in prima linea aiuterà a mantenere la resilienza del servizio sanitario". 

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