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Cronaca

Vaccini fake, Luchetti si dice pentito: «Ho ceduto alle pressioni, è stato un blackout»

Si è tenuto questa mattina l'interrogatorio di garanzia. L'uomo si trova nel carcere di Montacuto

Come previsto, si è svolto puntuale questa mattina alle 9,30 l'interrrogatorio di garanzia di Emanuele Luchetti, l'infermiere vaccinatore dell'hub Paolinelli, accusato di peculato, corruzione, falso ideologico e istigazione alla corruzione. Avrebbe finto di somministrare, secondo l'accusa, vaccini a decine di persone in cambio di denaro.

«L'uomo - riferisce la sua legale Marta Balestra -  ha deciso di rispondere alle domande nel corso dell'interrogatorio di garanzia. E' sicuramente pentito, si è reso conto dei suoi errori». Prosegue l'avvocato: «Ha riferito di aver ceduto alle pressioni ricevute da coloro i quali hanno messo in piedi questo meccanismo, spinto dai perduranti personali problemi economici, ma ha anche inteso evidenziare come lui, costretto in custodia cautelare in carcere, sia invece solo un anello della catena, non certo l’organizzatore». Un meccanismo che, secondo la legale, avrebbe completamente stravolto la sua personalità. Ancora prosegue Balestra: «I suoi colleghi di lavoro lo descrivevano come un professionista nel suo campo particolarmente bravo e attento, che nei casi più difficili si è sempre rivelato una figura chiave, una risorsa per tutti. Poi il blackout». Ad ogni modo l'infermiere si trova in carcere a Montacuto mentre, nei prossimi giorni, sono attesi gli interrogatori dei quattro sospetti procacciatori agli arresti domiciliari.

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