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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Marche, crollo delle vaccinazioni: l’allarme del preside della Facoltà di Medicina

Anche nelle Marche, come nel resto d’Italia, la percentuale dei bimbi vaccinati è scesa sotto la soglia del 95%

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Crollo delle vaccinazioni ai bambini. Anche nelle Marche, come nel resto d’Italia, la percentuale dei bimbi vaccinati è sotto la soglia del 95%, necessaria, secondo gli epidemiologi, per garantire la cosiddetta immunità di gregge. La nostra regione, insieme all’Abruzzo, la Puglia e la Val d’Aosta è tra quelle che sottraggono maggiormente i figli alle vaccinazioni. In picchiata, in particolare, la copertura contro il morbillo, la parotite e la rosolia, che nel 2014, nelle Marche, si è attestata all’81,4% con un trend negativo del 3,7% rispetto all’anno precedente. A lanciare l’allarme, giovedì sera al Mab di Marinadorica, il preside della Facoltà di Medicina Marcello Mario D’Errico ospite del Rotary Club Ancona – Conero. Introdotto dal presidente del Club, dottor Stefano Tucci, D’Errico ha snocciolato i dati delle Marche. “La situazione – ha esordito – è drammatica. Nel 2014 nella nostra regione su 2376 nuovi nati contattati per il vaccino contro il morbillo, parotite e rosolia il 63,4% non ha risposto alla chiamata, mentre per l’antipolio su 812 famiglie il 29,4% ha disertato l’appuntamento. Fanalino di coda Macerata, dove il 60,9% dei bambini si è sottratto all’antipolio e il 97,% al vaccino contro il morbillo, parotite e rosolia. Segue Jesi con il 54,5% di nuovi nati non vaccinati contro la poliomelite e l’ 82,6% contro il morbillo, parotite e rosolia. Situazione disperata anche nel capoluogo con il 10,2% delle famiglie che non ha risposto alla chiamata per l’antipolio e il 45,5% a quella per il vaccino contro il morbillo, parotite e rosolia”. D’Errico ha precisato come «i vaccini non siano privi di rischi. Ma il caso di contrarre un'encefalite, come complicanza del vaccino del morbillo, è di un caso su un milione – ha aggiunto - mentre un caso di morbillo su mille può degenerare in encefalite, con un tasso di mortalità del 15%.  E' sul confronto tra i dati epidemiologici che bisogna basarsi per decidere  se utilizzare o meno i vaccini. E il trend in discesa della copertura vaccinale potrebbe diventare un serio problema per la salute pubblica». Sull’importanza di sottoporsi all’antipolio, essendo il virus ancora presente in alcuni Paesi del mondo, è intervenuto il presidente del Rotary Club Ancona – Conero Stefano Tucci: «Il  Rotary – ha affermato -  ha sempre creduto nell'efficacia delle vaccinazioni e fin dal 1985 ha lanciato il programma PolioPlus con l'intento di eradicare la poliomielite dal mondo. In questi 30 anni il Rotary ha investito nel progetto oltre 1,5 miliardi di dollari senza contare il tempo impiegato dai volontari nel vaccinare oltre 2,5 miliardi di bambini in 122 Paesi. Al Rotary va anche il merito di aver contribuito alla fondazione della Iniziativa Globale per l'Eradicazione della Polio coinvolgendo il W.H.O. , l'UNICEF e la Fondazione Bill & Melinda Gates. Oggi attraverso questo progetto la polio è rimasta endemica solamente in Afghanistan e nel Pakistan dove si registrano 370 casi all'anno, mentre nel 1985, nel mondo, si registravano oltre 1000 casi al giorno. I dati sono molto incoraggianti e ci fanno prevedere l'eradicazione della malattia in pochi anni, ma ci obbligano anche a non abbassare la guardia per il pericolo che la malattia possa ripresentarsi anche in Italia».

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