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Cronaca

Bloccato in casa per lavori edili non può lavorare e se la prende con l'Erap, calci e pugni all'ingresso degli uffici

Per fermare l'inquilino adirato è dovuta intervenire la polizia. L'uomo è stato denunciato per resistenza, violenza privata e  interruzione di pubblico servizio

ANCONA – Di solito i lavori di ristrutturazione nelle case popolari sono sempre ben accettati dagli inquilini, perché migliora il loro standard di vita. Non è stato così per un inquilino che ieri mattina ha raggiunto gli uffici dell'Erap Marche, in piazza Salvo d'Acquisto, per protestare proprio per dei lavori che erano stati fatti nella sua abitazione perché lui, quei giorni, causa cantiere, non aveva potuto lavorare. Non se l'era sentita di lasciare la casa e gli animali con gli operai in giro e dopo aver perso guadagni, fa l'autotrasportatore, ha pensato bene di chiedere i soldi all'ente regionale per l'abitazione pubblica. L'inquilino è entrato negli uffici quando non erano aperti al pubblico, e ha iniziato a molestare il personale perché voleva parlare con il dirigente. La guardia giurata ha chiamato la polizia, due volte. Nel primo intervento le cose sembrano essersi risolte ma poi l'uomo è tornato all'attacco. Ha tentato di accedere negli uffici con forza, provando manualmente ad aprire la porta d'ingresso, piantandosi, inoltre, davanti alle porte a vetro, ostacolando di fatto l’ingresso e l’uscita dei dipendenti e degli utenti muniti di appuntamento e continuando ad urlare e proferendo frasi offensive alla  guardia giurata. Per tale motivo è stato chiesto un secondo intervento delle volanti. I poliziotti lo hanno denunciato per per resistenza a incaricato di pubblico servizio e violenza privata e anche interruzione di pubblico servizio.
 

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