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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Clima, all'Università la lezione di Alberto Clò: «Creare un internet dell'energia»

Quanto siamo disposti a cambiare le nostre abitudini? Alberto Clô, uno dei maggiori esperti di energia a livello internazionale, in Aula Magna all’Università Politecnica delle Marche

Il clima, l'ambiente e la complessa gestione della transizione energetica. Alberto Clô, uno dei maggiori esperti di energia a livello internazionale, in Aula Magna all’Università Politecnica delle Marche, giovedì 15 marzo, ha posto diversi punti interrogativi nella sua lectio davanti a studenti e docenti. Clô ha presentato il suo ultimo libro “Energia e clima, l'altra faccia della medaglia” pubblicato da Il Mulino nella collana Saggi. 

“Dopo l'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici non è stato fatto nulla, anzi” – ha esordito Clô che senza regalare ricette ha centrato alcuni punti fondamentali sulla complessa questione dell’energia globale. “Perché non si agisce per l’abbassamento del riscaldamento globale e verso la salvaguardia del pianeta? Siamo disposti a cambiare noi stessi, le nostre abitudini? Siamo disposti ad avere energia in maniera discontinua? Ad accendere la TV solo quando abbiamo elettricità? – ha continuato. Non si pensi che si possano ottenere gli obiettivi di Parigi senza pagare un costo elevatissimo di investimenti ingenti che necessariamente dovremmo sottrarre ad altro. E chi paga? Gli Stati o le imprese? A cosa siamo disposti a rinunciare? Abbiamo pagato 16 miliardi di euro di incentivi sulla bolletta lo scorso anno. Dal 1° gennaio le tariffe sono aumentate del 5% mentre i prezzi si sono abbassati. Perché questa scelta politica non è stata trasparente e condivisa?”.

Alberto Clô si è confrontato con l’assessore della Regione Marche Angelo Sciapichetti e con il Rettore Sauro Longhi. “L’energia e l’informazione sono due assi strategici per ogni Paese che pensa di investire nel futuro – ha detto il Rettore. Sull'informazione c'è molta attenzione, meno sull'energia. Dovremmo creare un internet dell'energia che non risolverà i nostri problemi ma alleggerirà la dipendenza. Internet ha cambiato la vita perché ha trasformato i consumatori in prosumer, ovvero produttori e consumatori insieme. Lo stesso modello potrebbe essere adattato all'energia. Dovremmo però essere attenti a chi non ha le nostre stesse possibilità di scelta, penso alla povertà energetica e a chi non ha le risorse”.

La presentazione è stata introdotta e coordinata dall’economista di Nomisma Marco Marcatili che ha sottolineato agli studenti come nell’epoca dei “capovolgimenti” è importante farsi animare da punti interrogativi più che da quelli esclamativi: in questo senso il punto non è se essere d’accordo con i cambiamenti climatici e la zero carbon society, ma con quali tempi, investimenti, coscienza comune affrontare questa transizione globale.

Sulle Marche Clô, sollecitato da una giornalista, ha detto: “il PEAR è metodologicamente fatto bene e dà la fotografia della crisi economica delle Marche e dell’impatto della recessione, basti vedere come sono crollati i consumi industriali dei trasporti. È possibile riconiugare, per le Marche, il binomio energia e sviluppo? Quali sono i punti di forza nelle Marche? L’energia può costituire un fattore di leva per lo sviluppo delle Marche? Lascio a chi ne ha responsabilità rispondere”.

Alberto Clô non si è sottratto al confronto con i presenti in sala, soprattutto ragazzi di Scienze, Agraria e Ingegneria, incuriositi dalle meccaniche che spingono a scelte così importanti come quelle per la salvaguardia del pianeta e ha concluso con una riflessione sulla lotta alla povertà climatica una emergenza attuale per l’equilibrio non solo energetico internazionale.

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