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Cronaca Senigallia

Quella eroina era per uso personale, assolto 43enne di Senigallia dall'accusa di spaccio

Dalla perquisizione domiciliare, i carabinieri avevano trovato l'eroina, ma poi il giudice ha assolto l'imputato da ogni accusa di spaccio

Era finito in manette dopo essere stato fermato ad un controllo stradale. I militari lo avevano fermato, senza trovare nulla in auto, così era scattata la perquisizione domiciliare dove i carabinieri avevano trovato poco meno di 14 grammi di eroina e il necessario per il confezionamento. Ma quello che, per gli inquirenti, era una vera “postazione di spaccio”, in realtà non era altro che il tavolo della cucina, dove lui confezionava la sue dosi. 

Infatti ieri il 42enne di Senigallia, arrestato lo scorso 9 giugno con l’accusa di spaccio, è stato assolto dal giudice Carlo Cimini, che ha accolto la tesi difensiva degli avvocati Filippo Ragaiolo e Fabiana Ippoliti (foto in basso) per cui l’uso dello stupefacente era esclusivamente per uso personale, mentre gli strumenti per il confezionamento erano utilizzati dallo stesso per preparare le proprie dosi giornaliere. Dunque il senigalliese, assolto con formula piena perché il fatto non costituisce reato, è tornato libero dopo quasi 3 settimane di arresti domiciliari. 

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