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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Salvatore Lo Faro, un'infinita storia di dolcezza: inserito nella Top 100 delle pasticcerie de "La Cucina Italiana"

Il riconoscimento tributato al maestro siciliano, anconetano di adozione e conosciuto in tutto il Mondo, che ha saputo rendere la pâtisserie di Via Isonzo un vero e proprio atelier della golosità ed un punto di riferimento nel settore a livello nazionale

ANCONA – Una storia lunghissima, fatta di dolcezza e creatività, e costellata di riconoscimenti. L’ultimo, in ordine di tempo, è arrivato con l’inserimento nella lista delle cento migliori pasticcerie d’Italia, scelte dalla rivista ’La Cucina Italiana’, edita da Condé Nast, che pubblica anche Vogue, GQ e Vanity Fair. Per Salvatore Lo Faro, che in quella che rappresenta la sua torta personale di candeline ne conta 85, non è affatto un premio alla sua nobile carriera che lo ha visto ideare e presentare al cospetto di papi e regine composizioni di alta pâtisserie, ma invece un ulteriore traguardo nel suo lungo cammino nel quale ha messo al servizio della clientela la sua sapienza dolciaria, cominciato ad appena sette anni.

Un percorso che nasce nel laboratorio del nonno materno ad Adrano, in provincia di Catania, quando dallo zio Giuseppe Mazzaglia a plasmare la pasta reale per realizzare ghiottonerie da esportare. E che è continuato nelle Marche, dove è approdato la prima volta in occasione del servizio militare, fino a radicarsi rendendo la storica pasticceria di Via Isonzo un vero e proprio punto di riferimento per chi è alla ricerca di prelibatezze, dalle più semplici costituite dai pasticcini fino alle composizioni più elaborate, elevate al rango di opere d’arte dolciaria.

Oltre alle tante star del cinema che hanno avuto modo di apprezzare per anni le sue dolci opere, ha servito personalmente Papa Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI con le monumentali torte di sua ideazione. Ha concepito dolci architetture di squisita fattura anche per la Regina Elisabetta d’Inghilterra, oltre che per i personaggi cinematografici della levatura di Virna Lisi e Nino Manfredi. O per le associazioni umanitarie come il Lions Club International o il Rotary International e per le aziende di enorme rilevanza come la Fiat, per cui ha creato il modellino in scala della Fiat F-2 dell’inizio del secolo scorso, mesi di lavoro per un’opera interamente in marzapane di straordinaria precisione.

Qualità nella materie prime e negli ingredienti, inventiva, ma soprattutto una passione che spinge Salvatore a ricercare ancora la maniera di stupire ed ingolosire tutti coloro che si affidano a lui per conferire un tocco di piacere al palato ad un’occasione speciale, o semplicemente per concedersi un momento di golosità. Continuando a percorrere una strada tracciata nel secolo scorso, ma che non manca di presentare nuovi traguardi da tagliare. All’insegna della dolcezza.

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