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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Rubini, candidato sindaco Altra Idea di Città: «Portonovo rischia di trasformarsi in un’altra Rimini»

Il candidato sindaco ha parlato delle idee per un turismo sostenibile, dell'importanza dell'Area Marina Protetta e del diniego dell'Amministrazione al referendum per la sua istituzione

ANCONA- «Portonovo rischia di trasformarsi in un’altra Rimini». Francesco Rubini, candidato sindaco di Altra Idea di Città, espone la sua idea di turismo sostenibile, ribadendo ancora una volta l’importanza di istituire l’Area Marina Protetta. «Siamo stati gli unici in questi due anni a portare in Consiglio comunale una mozione formale per chiedere all’Amministrazione di aderire alla creazione dell’Area Marina Protetta. Mozione bocciata da centrosinistra e centrodestra- ricorda Rubini-. La nostra idea di turismo è legata all’Area Marina Protetta. Dobbiamo far capire che un’alternativa al turismo di massa (ad esempio quello delle grandi navi da crociera attraccate in una nuova banchina al porto antico) è possibile ed è il turismo sostenibile». La Prof.ssa Emanuela Fanelli, laboratorio di Biologia ed ecologia Marina Univpm, ha spiegato il perché è necessario istituire l’AMP. «Già nella Legge del 1991 sulle Aree Protette (sia terrestri che marine), il Conero era stato inserito nelle aree di reperimento- spiega-. Nel Conero ci sono specie e habitat di rilievo che devono essere protetti come le Pinne Nobilis, ovvero dei moscioli molto grandi. Abbiamo poi foreste di macro alghe, fondamentali per il benessere marino e per il nostro benessere in quanto sequestrano carbonio e forniscono ossigeno. Quella del Conero è un’area di particolare pregio, rocciosa, con habitat da preservare. L’AMP è un’occasione anche per avere finanziamenti europei». Nel corso della conferenza stampa la Prof.ssa Fanelli ha spiegato nel dettaglio anche che cosa è l’Area Marina Protetta e che cosa prevede la sua istituzione. «L’AMP è uno strumento di gestione e conservazione degli ecosistemi. È un ente gestore che può essere un comune o un consorzio formato ad esempio da associazioni, comune, istituzioni scientifiche. C’è un regolamento di gestione e ovviamente alcune attività sono proibite, ad esempio la pesca professionale è permessa con licenza solo nell’area C. Le imbarcazioni a vela o a remi possono entrare nell’area B, quelle a motore nell’area C. Per evitare l’affollamento eccessivo di ancore nei fondali, come al Trave, sono previste boe di ormeggio dove attaccarsi a corpo morto. Le vongolare avranno meno spazio per pescare, ma con il dialogo è possibile trovare soluzioni alternative». «Chi si oppone all’Area Marina Protetta sono Marina Dorica, pescatori subacquei e moto d’acqua che comunque possono svolgere l’attività fuori dall’AMP- dichiara Rubini-. Si deve perseguire l’interesse collettivo non di alcuni privati. Dispiace che il presidente del Parco del Conero, che dovrebbe essere in prima linea per l’AMP, è il candidato sindaco di un’area che non vuole la sua istituzione. Come abbiamo sempre detto c’è un conflitto di interessi».

Altra questione affrontata il referendum per l’Area Marina Protetta negato dall'Amministrazione. «Nel maggio 2021 abbiamo raccolto le firme necessarie per porre il quesito all’Amministrazione. Dopo una serie di confronti abbiamo capito che non c’era la volontà di ammetterlo- denuncia Roberto Picciafuoco, presidente comitato promotore del referendum-. Ci siamo battuti su tecnicismi, hanno cercato di modificare il quesito evidenziando i divieti. Siamo arrivati all’autunno del 2022 con continui dinieghi. Nonostante questo non ci siamo fermati e abbiamo aperto una petizione online: in pochi mesi abbiamo raccolto 1.600 firme. Questa è la risposta del territorio che continua a ribadire l’importanza della tutela del Conero». Alessio Moglie, capolista di Altra Idea di Città, ha invece illustrato le proposte per un turismo sostenibile a Portonovo e a Mezzavalle. «L’ingresso di auto e mezzi privati deve essere contingentato potenziando il trasporto pubblico dal centro e i parcheggi a monte. Un altro progetto che lega il centro alla baia è il sentiero pedonale e ciclabile che collega il Parco del Cardeto con Portonovo- afferma-. Per Mezzavalle il nostro impegno è di preservare il carattere di spiaggia libera evitando privatizzazioni e garantendo i servizi principali. Inoltre, a Portonovo, per evitare ogni anno il problema del ripascimento e le conseguenti spese, la nostra idea è di arretrare gli stabilimenti. E ancora trasformare il molo in una palafitta per permettere il passaggio di detriti. Si tratta di un progetto già esistente». Altri punti toccati la riqualificazione degli ex Mutilatini e il nuovo bando di concessione balneare a lato della Torre de Bosis, che prevede di trasformare una parte dell’area rimessaggio barche in uno stabilimento. «A Portonovo serviva tutto tranne che un nuovo stabilimento- dichiara Rubini-. Oggi l’unica spiaggia libera è quella dove sorgeva Ramona, rimasta senza servizi. Il nostro timore è che Portonovo diventi enclave di turisti ricchi stranieri e che non sarà più accessibile. Ci saranno pochi servizi e prezzi alti. Portonovo non è Rimini».

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