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L'ipotesi dell'istituzione di una ‘patente a crediti’ in edilizia, il parere contrario di Confartigianato

Le parole di Enrico Mancini, Presidente degli edili dell'associazione: «La sicurezza sul lavoro è la priorità assoluta che sta a cuore a noi imprenditori per primi, ma non si tutela con la burocrazia»

La sicurezza sul lavoro non si fa con la burocrazia. Confartigianato è contraria all’istituzione di una ‘patente a crediti’ in edilizia, misura annunciata dal Governo, giudicandola un meccanismo farraginoso e pieno di incertezze e lacune applicative, destinata a non produrre alcun risultato positivo in termini di riduzione degli infortuni, mentre rischia di trasformarsi nell’ennesimo balzello burocratico sulle spalle degli imprenditori edili, in particolare le piccole imprese, che duplica oneri economici e adempimenti amministrativi rispetto a quelli già esistenti.

«La sicurezza sul lavoro – sottolinea Enrico Mancini, Presidente di Confartigianato Anaepa Edilizia Marche – sta a cuore a noi imprenditori per primi e non si tutela con la burocrazia, ma con il rispetto di regole che devono essere chiare ed applicabili, con gli organismi paritetici tra Organizzazioni imprenditoriali e sindacati dei lavoratori, con la prevenzione e la formazione, con l’applicazione corretta dei contratti nazionali di lavoro del settore, attraverso l’associazionismo d’impresa che diffonde la cultura della legalità, incrociando le tante banche dati esistenti per porre in essere un efficace piano nazionale della prevenzione, con un sistema di ispezione sul lavoro rafforzato e senza inutili duplicazioni di competenze Non vogliamo un sistema sanzionatorio – prosegue – noi dobbiamo premiare le imprese sane, un universo di piccole imprese nelle quali il titolare lavora fianco a fianco con i propri collaboratori».

Nelle Marche sono circa 10.000 le imprese artigiane dell’edilizia. Secondo i dati Istat elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato il 99,9% delle imprese delle costruzioni delle Marche sono micro e piccole fino a 49 addetti e, in particolare, il 96,1% del totale sono imprese con meno di 10 addetti (in Italia il 95,3%). Per quanto riguarda gli addetti, il 70,5% dei lavoratori delle costruzioni sono in imprese con meno di 10 addetti, invece il 95,5% operano in micro e piccole imprese (fino a 49 addetti) rispetto all’87% della media italiana. «Non è più rinviabile una legge di accesso alla professione. Con la figura del “Mastro Formatore Artigiano” – sottolinea Enrico Mancini Presidente di Anaepa Confartigianato Edilizia Marche – vengono valorizzate la competenza e la professionalità acquisita in cantiere negli anni, unita ad un sistema premiale per le imprese virtuose».

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