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Una Torres...troppo alta. In Sardegna primo k.o. dell'Ancona targata Colavitto

La capolista vince di misura con una rete dopo la mezz'ora della ripresa, siglata da Ruocco. I dorici non demeritano in una prima frazione giocata con attenzione, ma calano nella ripresa e rischiano nel finale di subire anche il 2-0

La voglia di rivincita della Torres prevale sull’entusiasmo di un’Ancona che, al “Vanni Sanna” di Sassari, incappa nella prima sconfitta della gestione Colavitto. La capolista si comporta come tale, utilizzando le armi a lei più congeniali: difesa che non concede nulla, solidità sulla linea mediana con Mastinu a giganteggiare (determinante il suo recupero nell’economia del gioco rossoblù), e Ruocco libero di inventare tra le linee, confermandosi una delle armi letali della compagine isolana. Non a caso è sua la rete, la quinta stagionale, che regala i tre punti ai sardi consolidando la leadership nel Girone B, merito anche di un comprovato pragmatismo testimoniato dalla settima vittoria (sulle dieci finora messe in cassaforte tra campionato e coppa) ottenuta con il minimo scarto.

LIVE Lega Pro - Finale: Torres-Ancona 1-0, Ruocco manda al tappeto i biancorossi

L’Ancona riesce nel primo tempo a tenere bene testa agli avversari. La retroguardia dorica imbavaglia a dovere Diakite e Fischnaller, concedendo al primo solo un colpo di testa che la punta ivoriana non sfrutta a dovere, ed obbligando il secondo a girare al largo, senza graffiare. Ed alla resa dei conti l’unico intervento di Perucchini è al quarto d’ora sulla saetta mancina di Mastinu respinta coi pugni, sebbene nel computo delle occasioni da rete vada inserito anche un tiraccio di Liviero lasciato pericolosamente libero - a fine tempo - di battere a rete. Per i biancorossi è Energe il più pimpante, Cioffi ci mette buona volontà e si guadagna un paio di angoli ma nulla più, e Spagnoli non approfitta in maniera adeguata di un’amnesia di Zaccagno che poco dopo metà tempo gli rinvia addosso, con la potenziale frittata scongiurata dal controllo impreciso del bomber di Pordenone. Il tutto contornato da spruzzate di nervosismo (cinque ammoniti) e proteste locali per due tocchi di mano in area sul quale il direttore di gara decide di sorvolare.

La Torres prende in mano le redini della gara nella ripresa, spingendo costantemente e schiacciando un’Ancona che ha faticato troppo ad alleggerire la pressione uscendo e provando a ripartire, rimpolpando peraltro in corso d’opera il reparto arretrato con l’ingresso di Marenco al posto di Energe. Dopo le chance sui piedi di Giorico e Ruocco, la squadra di Colavitto è riuscita a brekkare solo al 62’ con un’iniziativa di Cioffi lesto a liberare al tiro Saco, il quale non ha inquadrato il bersaglio. Tanto forcing prodotto dai locali finisce con lo sfociare nella rete che decide la gara, griffata da Ruocco con l’assistenza di un Liviero superbo nel trovare un traversone della trequarti calibrato al millimetro. Vantaggio meritato, a cui l’Ancona non è stata capace di replicare, finendo anzi per rischiare di capitolare nuovamente (Perucchini mette una pezza in pieno recupero su Mastinu), e regalandosi solo un guizzo nell’assalto all’arma bianca suggerito dall’ultimo giro di lancetta, con Dametto a sbrogliare sulla linea un pallone vagante. La Torres riprende a correre, il Cavaliere armato, seppur non ridimensionato, deve invece fermarsi.

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