rotate-mobile
Calcio

Parola d'ordine: pazienza. Vanno eliminati i passaggi a vuoto: l'Ancona è per ora "work in progress"

Il popolo biancorosso ha già risposto presente in grande stile, la squadra deve invece ancora fare uno step di crescita mentale eliminando passaggi a vuoto ed amnesie deleterie, pagate a caro prezzo nella sfida contro il Gubbio

Username: UsAncona. Password: Pazienza. Le credenziali per accedere al mondo biancorosso, al momento, sono queste. In particolar modo, la parola chiave è quella maggiormente necessaria ad una manciata di giorni dall’inizio. Pazienza, pertanto, se il Gubbio ha espugnato – ancora una volta – il “Del Conero”, e pazienza bisognerà mettere per incominciare a raccogliere i frutti del lavoro di Donadel e far emergere la qualità presente in una rosa che ha subito un’imponente opera di restyling, come si evince dal gran traffico nelle due direzioni durante la finestra estiva di mercato. Intanto, i primi 180’ hanno fatto registrare un primo giro sulle montagne russe: prima la performance a Chiavari ed il punto preso contro una Virtus Entella candidata a ricoprire un ruolo da protagonista nel Girone B, poi il “down” del k.o. contro il Gubbio nell’esordio stagionale casalingo. Epilogo forse severo alla luce di quanto visto in campo, ma specchio fedele di come in questo campionato, anche più dell’anno scorso, amnesie e sbavature rischiano di zavorrare oltremodo il cammino aumentando la pendenza della strada da intraprendere verso i play-off. Che, prendendo in prestito le parole pronunciate dal tecnico nel corso della presentazione al popolo biancorosso a fine agosto, costituiscono il traguardo da tagliare.

La squadra: i pro ed i contro

L’organico a disposizione di Donadel ha subito una radicale trasformazione rispetto a quello della stagione scorsa, con un budget da rispettare (dopo lo sforamento dello scorso anno) e pedine funzionali all’idea di gioco del suo tecnico. Se da una parte le cessioni di Di Massimo e soprattutto di Simonetti hanno lasciato l’amaro in bocca, va comunque sottolineata la versatilità di una rosa con diverse alternative in ogni reparto, a partire da un attacco dove la fantasia di Cioffi ed Energe sarà un valore aggiunto per Spagnoli (che resta una delle punte più efficaci dell’intera categoria) e per il nuovo arrivo Kristoffersen. Nella zona nevralgica attenzione all’ultima new-entry Saco Coli, il quale ha attirato a Napoli l’attenzione prima di Spalletti e poi di Garcia con la sua fisicità ed il suo mancino educato, unite ad una visione di gioco più consona ad una serie superiore.

Nell’analisi dei primi due impegni ufficiali, è piaciuto l’atteggiamento ed il piglio messo in mostra nella prima ora di gioco. Meno, invece, le amnesie che hanno agevolato le rimonte e la reazione dopo i gol subiti: e se l’Entella dopo l’1-1 aveva graziato i biancorossi sciupando a stretto giro di posta il raddoppio con Corbari, scuotendo i dorici i quali a loro volta avevano mancato il 2-1, il Gubbio non ha fatto sconti ribaltando in nove minuti il punteggio. Frenesia e mancanza di lucidità non hanno poi permesso di riequilibrare le sorti della sfida: peccati di gioventù di una formazione a trazione “verde” che può accusare un deficit in termini di malizia e solidità mentale. Ma ciò non toglie che determinati passaggi a vuoto debbano essere eliminati quanto prima: in un torneo che si preannuncia equilibrato e combattuto, lasciare punti per strada potrebbe rivelarsi oltremodo deleterio e far perdere contatto con i quartieri residenziali della classifica.

La società e le ambizioni

Il piano di rilancio dell’Ancona prevede un salto di categoria da centrare su base triennale, ed in questo il patron Tiong è stato chiaro giocando a carte scoperte sul tavolo delle ambizioni. A questo va anche aggiunto lo sforzo per la realizzazione di un centro sportivo che assumerà le sembianze a tutti gli effetti di una “CasAncona”, residenza biancorossa che diverrà il fulcro dell’attività dei dorici. Che la stagione attuale possa, pertanto, essere catalogabile come “di transizione” e fungere da base solida per edificare un futuro ambizioso è pertanto condivisibile. Senza, però, cadere nel tranello di trasformarla in alibi nel caso di andature zoppicanti ed al di sotto delle previsioni. La risposta, strepitosa, del pubblico il giorno della presentazione e le quasi 5000 unità al “Del Conero” il giorno dell’esordio col Gubbio sono lì a costituire un patrimonio di euforia e amore che va difeso, ma soprattutto meritato. Illogico pretendere di prendere a sberloni chi ha investito tanto e costruito rose per vincere, ma auspicare che quest’Ancona possa diventare dispettosa sgambettandole o facendole penare come accaduto a Chiavari, questo sì. E mantenere alta l’asticella dell’entusiasmo, in questo caso, sarebbe sicuramente più semplice.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Parola d'ordine: pazienza. Vanno eliminati i passaggi a vuoto: l'Ancona è per ora "work in progress"

AnconaToday è in caricamento