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Il sangue, l’ultimo abbraccio e l’amore eterno: la leggenda di Piero e Sara

Il rapimento della giovane Sara, il sacrificio dopo il sopruso e un castello che oggi è tra i simboli dell'amore

Quella di Piero e Sara è una delle leggende più romantiche delle Marche. Secondo la tradizione, a Rocca Petrosa viveva Sara, una graziosa fanciulla promessa sposa del giovane Piero. Sulla ragazza però aveva messo gli occhi i conte di Revellone, feudataroio del Castello di Rotorscio. 

Il rapimento e la tragedia

Una notte, Revellone riuscì a introdursi nella Rocca dove viveva Sara e la rapì. Gli abitanti, dopo aver sbarrato la porta di accesso, iniziarono una colluttazione con i cavalieri del conte. Ebbero la meglio, ma proprio per questo Revellone decise di uccidere Sara. Piero, distrutto dal dolore, si scagliò contro il Conte ma quest’ultimo riuscì a prendere una scure e ad uccidere anche il ragazzo. E’ qui che la leggenda diventa romantica. Piero cadde accanto al corpo di Sara e riuscì a stringerla in un ultimo abbraccio prima di esalare l’ultimo respiro.

Il castello 

I resti del castello dove si sarebbe consumata la tragedia d’amore si trovano a Genga. Quel luogo ora si chiama non a caso “Castello di Pierosara” ed è uno dei simboli dell’amore nel territorio marchigiano. 
 

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