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Trasferimento Salesi, Berardinelli: “Dalla politica gioco delle tre carte”

“Non si riesce a capire quali garanzie ci siano, al di la del fantomatico “cronoprogramma”, per la realizzazione della palazzina che dovrebbe ospitare a Torrette la struttura pediatrica a sé stante”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

“Il gioco delle tre carte sul trasferimento del Salesi a Torrette sembra sia lo sport preferito dai politici regionali di maggioranza con, purtroppo, la collaborazione anche di qualcuno che dovrebbe opporsi in tutti i modi e che invece ancora traccheggia ad una soluzione che non garantisce assolutamente il futuro dell’Ospedaletto. Solo grazie alla tenacia delle Patronesse e della loro Presidente, sostenute da alcuni Consiglieri di opposizione, si riesce a tenere ancora i riflettori accesi sulla vicenda che altrimenti sarebbe già stata liquidata nel silenzio generale.
Non si riesce a capire quali garanzie ci siano, al di la del fantomatico “cronoprogramma” con cui si riempiono la bocca i nostri amministratori, per la realizzazione della palazzina che dovrebbe ospitare a Torrette la struttura pediatrica a sé stante.

Il deludente incontro in Consiglio regionale con l’impossibilità di fare domande ed ottenere risposte precise, segno di un disinteresse di chi l’ha organizzato, non sono un buon segno e temiamo che il nuovo Salesi non vedrà mai la luce. Anche il nostro amatissimo Sindaco, preso dal gioco in voga, una volta firma la petizione delle Patronesse, un’altra prende accordi con i vertici regionali della sanità per il trasferimento, spalleggiata dall’Assessore competente che in Commissione avrebbe confermato il “No” allo spostamento del Salesi salvo poi tentennare in Consiglio alla mia interrogazione urgente e votare in Giunta la variante al poliambulatorio del Viale come voluto dalla Regione, parlando di alibi da eliminare e di gara per l’appalto lavori entro Giugno 2015. Alice o incapacità nel saper valutare le tempistiche amministrative?

A proposito di giochi, non vorremmo che anche il disservizio legato alla chiusura improvvisa del Bar del Salesi rientrasse in una strategia precisa. Per fortuna accanto alle Patronesse e ai Consiglieri comunali contrari al trasferimento, a difesa del Salesi sono scesi in campo anche i cittadini di Ancona che con migliaia di firme hanno fatto capire da che parte stiano e, se dovessero continuare così le cose, non è detto che non siano richiamati, questa volta non a firmare ma proprio a votare per esprimersi sulla questione in modo ufficiale.

Come per la vicenda Mutilatini e come potrebbe essere per l’Area marina protetta, a questa minoranza che solo grazie alla Legge elettorale è maggioranza in Consiglio comunale, va ricordato che la maggior parte dei cittadini di Ancona non li ha votati e che l’arroganza e il pressapochismo con cui stanno amministrando potrebbero essere spazzati via da un voto referendario.

Senza garanzie precise a tutela dei bambini e della struttura che, ricordo ancora una volta, è nata solo grazie alle donazione e ai lasciti degli anconetani e non con finanziamenti regionali, non accetteremo mai che il Comune si trasformi in un sensale incaricato solo di valorizzare una struttura, posta in una posizione unica a picco sul mare, per farla poi vendere dalla Regione con una operazione immobiliare spregiudicata.”

Daniele Berardinelli - Capogruppo Forza Italia – PdL Ancona

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