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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Cerreto d'Esi

Uccide la moglie con 15 coltellate. In caserma confessa: “Volevo un chiarimento”

La vittima è Concetta Marruocco, infermiera di 53 anni. A toglierle la vita è stato il marito Franco Panariello da cui si stava separando. L’uomo aveva una causa in corso in tribunale per maltrattamenti in famiglia e lesioni

CERRETO D’ESI - È scoppiato a piangere e a tremare quando in caserma, davanti al pubblico ministero Paolo Gubinelli, ha confessato di aver ucciso la moglie con la quale era in corso una separazione. Non era lucido ma ha riferito passaggi importanti di come ha trascorso la notte prima di arrivare nell’abitazione della vittima, in via Don Pietro Ciccolini. È un uomo provato Franco Panariello, 55 anni, originario di Torre del Greco, residente a Cancelli, metalmeccanico. Questa notte non riusciva a prevedere sonno. Un mese fa aveva avuto un infarto e così è andato in pronto soccorso perché non si sentiva bene. Fatte le analisi è ritornato a casa ma un tarlo lo tormentava. Improvvisamente si è alzato “ho preso un coltello in cucina” ha raccontato poi in caserma al pm che lo ha interrogato, poi si è diretto a casa della moglie a Cerreto, Concetta Marruocco, 53 anni, infermiera. Casualmente aveva ritrovato un mazzo di chiami della casa coniugale. Con quelle ha aperto la porta e si è diretto in camera della consorte che dormiva. “Volevo solo un chiarimento” ha detto poi al pm in caserma. Si sentiva vittima di accuse ingiuste. È scoppiata una discussione con la donna e il marito ha perso la testa.

“In questo momento non posso dire nulla sulle indagini perché vige il segreto istruttorio. Il mio assistito, anche se sotto choc, ha collaborato e ha cercato di rispondere a tutte le domane che gli sono state fatte in caserma. Non si è sottratto all’interrogatorio”. Così l’avvocato Ruggero Benvenuto ha risposto all’Ansa in merito al delitto di cui è accusato Franco Panariello. L’uomo è in stato di fermo e si trova presso il carcere di Montacuto. Ancora da fissare la convalida del fermo davanti al gip.

L'omicidio

In un raptus l’ha colpita con 15 coltellate, uccidendola. L’uomo è poi uscito dalla camera. In casa c’era la figlia 17enne a cui avrebbe detto di chiamare i soccorsi per la madre. Lui è uscito di casa, ha buttato via il coltello che poi ha indicato alle forze dell’ordine per farlo ritrovare e ha atteso l’arrivo dei carabinieri. I militari lo hanno portato in caserma a Cerreto dove è stato interrogato dal pm, alla presenza del suo avvocato, Ruggero Benvenuto. Lí ha collaborato fornendo una sorta di confessione. I carabinieri lo hanno portato in carcere a Montacuto. È accusato di omicidio volontario pluriaggravato dai futili motivi, dall’uso dell’arma, dal vincolo di parentela e dall’aver violato il divieto di avvicinamento che aveva nei confronti dei familiari. L’uomo infatti ha un processo in corso al tribunale dorico per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. Per questo aveva il braccialetto elettronico. A dicembre doveva essere sentito in tribunale. Da tempo, proprio per i problemi familiari, era in cura al centro di salute mentale, seguito da uno psichiatra. Lo aveva chiesto lui di accedere alle cure. È al vaglio della Procura se contestare anche la premeditazione del delitto.

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