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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Jesi

Sequestrata dall’ex la riempie di botte con le forbici puntate al collo: «Se urli ti ammazzo»

Vittima una 30enne. Lui l’ha segregata una notte intera tagliandole i capelli e rompendole il naso. A processo un 49enne

JESI - L’ha tenuta una notte intera in casa sua, picchiandola e puntandole delle forbici al collo per non farla gridare. «Se urli ti ammazzo» l’avrebbe minacciata sottoponendola a percosse e anche al taglio di capelli in segno di sfregio. Vittima una 30enne cubana che è stata liberata solo la mattina seguente. La donna è andata in ospedale. Aveva il naso rotto e 30 giorni di prognosi. Da lì è partita la denuncia e ora il sequestratore è finito a processo per sequestro di persona, lesioni aggravate e minacce. Imputato un 49enne italiano che ieri è stato rinviato a giudizio dalla gup Francesca De Palma. Il dibattimento per lui si aprirà il prossimo 18 ottobre davanti alla giudice Maria Elena Cola. L’uomo è l’ex della vittima. La coppia aveva avuto una relazione e aveva convissuto insieme per un periodo. La donna se ne era poi andata di casa interrompendo la storia d’amore.

Lui non si sarebbe mai rassegnato. La sera del 16 maggio del 2023 l’ha cercata per tutta Jesi e dopo averla trovata l’avrebbe trascinata a forza a casa sua, tirata per i capelli. Una volta dentro l’ha tenuta segregata per tutta la notte picchiandola e minacciandola. Con schiaffi e pugni le avrebbe rotto anche il naso. La mattina l’ha poi lasciata andare con il corpo pieno di lividi. La cubana ha raggiunto l'ospedale per farsi medicare. Sull’episodio l’imputato rigetta le accuse ed è pronto a far emergere la verità al processo. La vittima non si è costituita parte civile.

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