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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Soldi a Popsophia prelevati dal fondo di riserva: «Servivano per eventuali calamità». Il vicesindaco: «Ripianato un errore»

Una seduta di giunta in tarda serata e 140mila euro prelevati dal fondo di riserva del Comune per essere dirottati su Popsophia a poche ore dall’avvio della kermesse culturale: in Consiglio comunale è botta e risposta

ANCONA – Una seduta di giunta in tarda serata e 140mila euro prelevati dal fondo di riserva del Comune per essere dirottati su Popsophia a poche ore dall’avvio della kermesse culturale: in Consiglio comunale è botta e risposta. A interrogare sindaco e vicesindaco sono stati Carlo Pesaresi (Ancona Diamoci del Noi), Mirella Giangiacomi e Giacomo Petrelli (Pd). 

«L’altro ieri, con una riunione straordinaria della Giunta riservata a Popsophia, è stato disposto l’intervento per finanziare la manifestazione con 140mila euro, oltre i 10mila di servizi, su un totale di 165mila euro. Una manifestazione co-organizzata da Comune, per la quale sono stati attinti soldi dal fondo di riserva destinato alle emergenze e calamità- ha introdotto Pesaresi- ritenete opportuno ridurre di oltre un terzo il fondo e usarlo per una manifestazione culturale di cui si sapeva da tempo l’avvio e il giorno stesso dell’inizio?»

«Le cifre corrispondono- ha replicato il vicesindaco Giovanni Zinni- la copertura è stata un intervento necessario dopo l’errore nell’invio del piano triennale delle opere pubbliche alla commissione competente. La non votazione della scorsa volta ha ritardato l’approvazione della variazione di bilancio che conteneva proprio le coperture per Popsophia». In pratica, ha spiegato Zinni nel consiglio comunale in corso e dedicato proprio alla variazione di bilancio, «Avremmo compiuto un illecito amministrativo facendo svolgere la manifestazione senza l’adeguata copertura. Abbiamo usato il fondo di riserva che cercheremo di tenere sempre in efficienza, anche perché la capienza c’era e non è stata intaccata oltre il consentito». «Non ci sono disposizioni contabili che impediscono all’Ente di fare attribuzioni patrimoniali a terzi- ha detto il sindaco Silvetti- è stato fatto in modo coerente così come nel caso di Pesaro, che ha dato al Cum oltre 150mila euro. 

«Il punto non è se sia stato un atto legittimo o meno- ha replicato Pearesi-  bensì arrivare all’ultimo minuto per poi attingere a un fondo che serve a tutt’altro. Il Comune poi ha riservato in tutto l’anno 250mila euro a 36 associazioni e 160mila euro ad un'unica manifestazione che dura tre giorni. Mi pare una sproporzione»
«E’ l’esempio di un uso disinvolto del fondo di riserva, di cui già una parte è stata destinata alla copertura dei costi per la biblioteca Podesti» ha chiuso la Giangiacomi. 

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