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Cronaca

Pedofili con file su bambi abusati, siti internet oscurati per farmaci Covid fasulli: scacco matto ai truffatori online

Il bilancio dell'attività per l'anno 2022 del centro operativo per la sicurezza cibernetica 

ANCONA – Migliaia di file nei computer con bambini ripresi in atti sessuali con adulti. Senigallia, Montemarciano, Tolentino e Ascoli Piceno i comuni dove la polizia postale delle Marche, con il centro operativo per la sicurezza cibernetica, ha operato arrivando a 5 arresti e al sequestro di un quantitativo ingente di materiale video e fotografico. Per le truffe online invece lo stesso ufficio ha denunciato 62 persone per un danno di 100mila euro per le vittime che sono cadute nella rete degli acquisti. Oltre un centinaio sono stati i casi trattati per illecito utilizzo di credenziali di carte di credito per un danno di quasi 300mila euro. Oscurati 43 siti internet per la vendita di medicinali contraffatti per la cura del Covid-19. Gestiti 7 attacchi informatici significativi nei confronti di servizi. La polizia postale delle Marche traccia il bilancio dell'attività svolta nel 2022.

Pedofilia

Monitorati 166 spazi web, rilevandone 25 con contenuti illeciti, trattato 7 casi a seguito di denunce ed altri 21 a seguito di segnalazioni da associazioni. Nel corso delle 16 perquisizioni eseguite sono stati sequestrati 6mila gigabyte di supporti informatici contenenti immagini e video di natura pedopornografica. Le indagini hanno portato all’arresto di 5 persone ed alla denuncia di altri 17 soggetti. Tra le indagini più significative condotte direttamente dalla squadra di contrasto alla pedopornografia online rientrano diverse operazioni.  Nell’ambito di una vasta operazione a livello nazionale è stato arrestato un italiano residente a Montemarciano,trovato in possesso di un ingente quantitativo di materiale pedo-pornografico, costituito da varie centinaia di foto detenute all’interno dei supporti sequestrati al medesimo, ritraenti soggetti minori in età inequivocabilmente preadolescenziale in espliciti atteggiamenti osceni o erotici ovvero nel compimento di atti sessuali. Da una segnalazione presentata da un organismo internazionale che opera a favore dei bambini, è nata un'attività di indagine della Sezione di Pesaro che ha portato ad identificare ed arrestare un italiano residente a Mondolfo. All’interno dei dispositivi informatici in suo uso sono state trovate 35 immagini e 584 video di natura inequivocabilmente pedo-pornografica ritraenti soggetti minori tra i 6 e i 10 anni coinvolti in atti sessuali con adulti. Da una denuncia per un codice rosso, raccolta in Campania, si è arrivati all'arresto di un 53enne, residente a Senigallia, per la detenzione, nel suo pc, di oltre 2.500 files tra immagini e video pedo-pornografici, contenuti all’interno di un vero e proprio archivio digitale, composto da cartelle organizzate e catalogate per genere. Da una segnalazione di un organismo internazionale la sezione di Ascoli ha arrestato un uomo di 54 anni, residente a Massignano, la detenzione, nei dispositivi informatici in suo possesso, di oltre 4mila file tra immagini e video pedo-pornografici, archiviati in maniera precisa e puntuale. Un altro arresto, per gli stessi reati, ha riguardato anche un residente a Tolentino. Trovati in suo possesso oltre 31mila file contenenti immagini e video di natura pedo-pornografica ritraenti soggetti minori tra i 6 e i 13 anni coinvolti in atti sessuali con adulti e tra loro.

Truffe

Nell’ambito dei reati contro la persona commessi attraverso la rete, la polizia ha trattato in totale 139 casi. Le indagini hanno permesso di denunciare in stato di libertà 34 soggetti. Per il fenomeno delle truffe online, in materia di e-commerce, ovvero nell’ambito di piattaforme per l’offerta di beni e servizi, hanno consentito l’individuazione di 62 autori denunciati, con un danno per gli acquirenti di 100mila euro. Sono stati trattati 65 casi di investimenti online per trading e criptovalute con un danno per gli investitori di oltre 1.600.000 euro. Una decina di casi hanno riguardato truffe perpetrate mediante la simulazione di mail aziendali causando un illecito profitto, per i truffatori, di oltre 700mila euro.Oltre un centinaio sono stati i casi trattati per illecito utilizzo di credenziali di carte di credito per un danno di quasi 300.000 euro. Il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Ancona, coordinato dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, ha aderito all’Operazione denominata “Pangea XV” che il Segretariato Generale Interpol di Lione ha organizzato nell’ambito dell’“Illicit Goods and Global health Programme” il cui obiettivo strategico è il contrasto al commercio online di farmaci contraffatti ed illegali, con particolare riferimento a quelli utilizzati per la cura del virus Sars Co2 – Covid 19. E’ stata effettuata una significativa azione di monitoraggio della rete grazie alla quale sono stati individuati numerosi siti dediti all’attività illecita oggetto di indagine. Le risultanze investigative hanno consentito di ottenere dalla Procura di Ancona un decreto di sequestro preventivo in relazione al reato di somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica. Oscurati 43 siti, resi irraggiungibili dall’Italia, così da interrompere la vendita, sul territorio nazionale, di farmaci non autorizzati.

Hacker

Per quanto riguarda il settore della cybersicurezza ed in particolare la protezione delle strutture convenzionate considerate Infrastrutture Critiche Regionali, nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto ad attacchi e minacce aventi per obiettivo le infrastrutture sensibili di interesse nazionale (pubbliche e private), il nucleo operativo per la sicurezza cibernetica ha gestito 7 attacchi informatici significativi nei confronti di servizi informatici relativi a sistemi istituzionali, infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale, infrastrutture sensibili di interesse regionale, grandi imprese. Ha diramato 1.085 alert di sicurezza riferibili a minacce per sistemi informatici/telematici forniti dal Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche.

Sicurezza nazionale

Nel settore del financial cybercrime si registrano, per il 2022, ben 108 attacchi informatici ai sistemi finanziari, per un ammontare complessivo di circa 77mila euro sottratti illecitamente mediante complesse frodi telematiche, 30mila euro dei quali recuperati dalla polizia postale. Nell’ambito del contrasto al fenomeno del cyberterrorismo, ed in generale dell’estremismo in rete, gli investigatori  hanno concorso alla prevenzione ed al contrasto dei fenomeni di eversione e terrorismo, sia a livello nazionale che internazionale, posti in essere attraverso l’utilizzo di strumenti informatici e di comunicazione telematica. La sezione Cyberterrorismo del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica, nel corso dell’anno ha svolto attività di monitoraggio del web social network nei confronti di soggetti appartenenti alla matrice anarchica, jihadista, movimentista e politica. L’attività di monitoraggio passivo ha prodotto 28 segnalazioni al servizio polizia postale e delle comunicazioni e alle digos presenti sul territorio di cui 11 hanno permesso di attenzionare soggetti particolarmente attivi nel web.

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