Chiaravalle: ucciso nel suo letto, sulla scena del crimine anche i Ris
Almeno tre i colpi inferti alla testa con un oggetto contundente, forse una spranga o un piede di porco. Ora si attende l'esito degli esami del medico legale, il dottor Raffaele Giorgetti
L’ipotesi della rapina degenerata in aggressione e quindi in omicidio rimane ancora una delle principali sul tavolo, ma al momento gli inquirenti non escludono altri moventi o dinamiche. Questa la situazione a un giorno dalla tragedia che ha scosso il quartiere di via Circonvallazione e tutta Chiaravalle: l’omicidio di Giancarlo Sartini, 53enne pensionato trovato morto nella camera da letto della sua abitazione. Almeno tre i colpi inferti alla testa con un oggetto contundente, forse una spranga o un piede di porco. Sartini, invalido civile a causa dei problemi di peso dei quali soffriva, non avrebbe potuto opporre resistenza alla violenza dell’aggressore. L'ora del decesso risalirebbe attorno alla mezzanotte. A trovare il corpo la sorella, che vive nello stesso palazzo, che come ogni mattina era passata dal familiare prima di andare a lavoro, per chiedere se avesse bisogno di qualcosa.
A dare forza alla pista del furto finito male la finestra forzata al primo piano del palazzo (la porta invece era chiusa dall’interno, intatta) e i cassetti trovati in disordine. Inspiegata invece, ancora, la violenza dell’omicida, contro una vittima inerme. Sartini, inoltre, ex addetto alle pulizie dei vagoni ferroviari, non era certo un uomo ricco.
La scena del crimine è stata analizzata dai carabinieri di Chiaravalle e Jesi e dai militari del Nucleo Operativo di Ancona, coordinati dal maggiore Americo Di Pirro. Ieri, sul luogo della tragedia, anche il Comandante provinciale Amoroso e il pm titolare delle indagini, Paolo Gubinelli. Intervenuti anche gli specialisti del Ris. Ora si attende l’esito degli esami del medico legale, il dottor Raffaele Giorgetti.
