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Cronaca Ponterosso / Via Caduti del Lavoro

Rischiarono di annegare nel sottopasso durante il nubifragio: chiedono i danni al Comune

Ora le due donne stanno bene ma lo choc è stato enorme, ancora oggi ne portano gli strascichi. Auto completamente da buttare

ANCONA - Il terrore di annegare da un momento all’altro bloccate nella loro auto, lo choc di aver visto la morte in faccia. Questioni di attimi e di destino. Quel giorno del 14 giugno 2018 due donne, madre e figlia, rischiarono di morire nel sottopassaggio di via Caduti del Lavoro, alla Baraccola, durante il nubifragio che si abbatté sulla città e in particolare alla Baraccola.  

Oggi la figlia 57enne, proprietaria del mezzo, attraverso il suo avvocato Marco Micucci, vuole essere risarcita dal Comune di Ancona: la richiesta è di circa 9mila euro per danni materiali e morali (6mila per la vettura e 3mila per i danni morali e per lo choc subito). Mamma e figlia, infatti, quel giorno attraversarono il sottopasso perché il semaforo era lampeggiante e non rosso. E, per questo, sostengono, si trovarono con l'acqua alla gola bloccate nell'abitacolo.

Il Comune, rappresentato in sede civile dall’avvocato Piero Novelli, batterebbe sul fatto che il rosso non scattò a causa dell’eccezionalità della pioggia caduta che avrebbe mandato in tilt il sistema del galleggiante che fa scattare il rosso. Ora le due donne stanno bene ma lo spavento quel giorno era stato enorme. Ancora oggi ne portano gli strascichi visto che la conducente non riesce, dopo 4 anni, ad attraversare il sottopassaggio. C'è poi la rabbia per la perdita dell'auto che è stata completamente danneggiata dall'acqua. «Da buttare» dicono. 

Il giudice della sezione civile Rosario Vizzari ieri ha ascoltato i vari testimoni, tra cui la mamma della 57enne. C’erano anche gli assessori ai Lavori pubblici Paolo Manarini e alle Manutenzioni Stefano Foresi (quest’ultimo alla fine non è stato sentito) oltre ai tecnici del Comune e di AnconAmbiente che avevano fatto i sopralluoghi il giorno dopo l’accaduto.

Il 10 ottobre si terrà la prossima udienza e verrà sentita la proprietaria dell’auto. Il giudice, infatti, ha autorizzato l’interrogazione formale della danneggiata. A salvare le due donne furono degli agenti di polizia che in un’eroica impresa riuscirono a liberarle. I poliziotti in seguito furono anche premiati per il loro coraggio.

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