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Cronaca

 La pioggia non ferma il grido d’aiuto, esercenti in piazza: i numeri del nefasto 2020

Seduti ordinatamente davanti alla sede di Confcommercio Marche, con in mano cartelli e hashtag che parlavano da soli. Esercenti in piazza con i numeri di un nefasto 2020

Seduti ordinatamente davanti alla sede di Confcommercio Marche, con in mano cartelli e hashtag che parlavano da soli: #no#restrizionidiorari, #siamoaterra, #dateciunadata. A scendere in piazza sono stati un centinaio di pubblici esercenti tra baristi, titolari di pizzerie, ristoratori, balneari, rappresentanti del settore delle discoteche e del wedding, ma anche albergatori e altre categorie del terziario marchigiano. Il grido si è levato all’unisono: «Diteci quando possiamo riaprire in sicurezza». Il presidio è stato organizzato da Confcommercio – FIPE, in contemporanea (e collegamento in diretta) con l’assemblea nazionale di Roma. La scelta della sede di via Sandro Totti è dovuta a ragioni di sicurezza, con accesso contingentato e distanziamento.

I numeri della crisi

Secondo gli studi di Confcommercio Marche, nel 2020 sono stati persi 4 miliardi e 700milioni euro con una flessione del Pil pari al 12%. Solo il comparto della ristorazione ha perso 1 miliardo di Pil, mentre il crollo dell’occupazione nella nostra regione ha coinvolto 65mila lavoratori di cui 38mila nel turismo e ristorazione. Per trovare numeri peggiori si deve risalire al 1944. E il 2021? Per i primi tre mesi le stime parlano di una perdita di 2 miliardi nel terziario, mentre tra gennaio e oggi la ristorazione ha perso 450milioni di euro. «Tutti soffriamo, all’inizio dici che si può resistere, poi provi con l’asporto ma dopo non ne puoi più- spiega lo chef Moreno Cedroni, presidente associazione ristoratori Confcommercio Marche- Ora siamo a quel momento, quello in cui finisce la speranza. Quello che chiediamo oggi è una data certa, come fu il 18 maggio nel 2020». Il ministro degli Affari Regionali Mariastella Gelmini aveva parlato di maggio come mese di riaperture: «Ci aspettiamo prima- spiega il direttore Confcommercio Marche, Massimiliano Polacco- vorremmo riaprire dopo il 20 aprile, perché le vaccinazioni degli ultraottantenni si stanno completando e si sta andando sui 70enni. Il percorso è giusto e credo che sia il momento di dare spazio anche ai pubblici esercizi, che sono stati troppo penalizzati in questa pandemia». 

Le voci della piazza | VIDEO

«Stanno finendo speranza e sorriso» | VIDEO 

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