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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Jesi

La moglie cucina male, il marito la picchia e la offende: «Capocchiona, non vali niente». Condannato

Imputato per maltrattamenti in famiglia un 50enne che ha preso una pena di due anni. Lei era fuggita di casa con il bambino

JESI – Per lui la moglie non sapeva fare nulla, nemmeno cucinare. Un marito padrone che l'avrebbe offesa e anche picchiata tanto che lei un giorno è anche fuggita via con il bambino. Per l'uomo, 50 anni, napoletano, ieri è arrivata una condanna a due anni per maltrattamenti in famiglia. E' stata la moglie, ormai ex, a farlo finire a processo al tribunale di Ancona, davanti al giudice Pietro Merletti. Il loro matrimonio nel 2017 ha passato momenti difficili. In casa c'erano anche pochi soldi. Lavorava solo lui, faceva il netturbino. A rimetterci sarebbe stata la moglie, picchiata e denigrata anche su come cucinava. «Non vali niente, cucini male, sei una capocchiona» le avrebbe detto il marito in uno dei tanti insulti sostenuti dall'accusa. Lei la denuncia l'ha fatta ai carabinieri di Mugnano di Napoli quando dopo uno degli ultimi episodi violenti ha preso il figlio ed è fuggita di casa, tornando nella sua terra, la Campania.

Era maggio del 2017. Il marito l'aveva denunciata per sottrazione di minore. Lui l'avrebbe picchiata per motivi economici, con schiaffi e calci alle gambe. A gennaio del 2017 l'avrebbe presa a calci ad un ginocchio perché la moglie si era intromessa in un litigio che lui stava avendo con il loro figlio. In quella occasione avrebbe preso la moglie anche per il collo, con un braccio, stringendola forte. Nel processo l'unica testimone sentita è stata la vittima e i carabinieri dove ha fatto denuncia. Denuncia che voleva poi anche ritirare in seguito, dopo un accordo raggiunto con il coniuge per la separazione, ma il procedimento è andato avanti d'ufficio. L'imputato era difeso dall'avvocato Andrea Boria.

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