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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Quindici anni di violenze anche davanti ai figli, l'orco non potrà più avvicinarsi alla ex

Il Tribunale di Ancona ha accolto la proposta di Sorveglianza Speciale del Questore di Ancona

ANCONA- Quindici anni di maltrattamenti, violenze e atti persecutori nei confronti della sua ex convivente. Un’escalation di reati contro il patrimonio, in materia di stupefacenti e la persona per un uomo ora sottoposto alla misura della “Sorveglianza Speciale”. Per due anni il quarantenne, originario della provincia di Bologna ma da tempo residente ad Ancona, non potrà avvicinarsi alla vittima, alla sua residenza, al suo domicilio e al suo posto di lavoro. La donna aveva già denunciato e lasciato l’ex compagno per le sue condotte ingiuriose, violente e maltrattanti in presenza anche dei loro figli minori. L’uomo ha però continuato ad offendere la donna, ad inviarle messaggi minatori, a telefonare, raggiungendola più e più volte nella nuova abitazione dove si era trasferita. Come ampliamente dettagliato nella proposta a firma del Questore, a seguito dell’Istruttoria svolta dall’Ufficio Misure di Prevenzione, il comportamento criminoso tenuto dall’uomo ha messo in concreto pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica generando un grave allarme sociale. A dimostrarlo le plurime violazioni, arresti e condanne subite, nonché l’ultima segnalazione cui è seguita, prima la misura cautelare del divieto di avvicinamento disposta dal GIP di Ancona, e successivamente la misura degli arresti domiciliari in quanto l’uomo continuava a minacciare e molestare la vittima anche tramite interposta persona.

Gli elementi raccolti dagli uomini della Polizia Anticrimine hanno portato ad inquadrare il quarantenne, originario della provincia di Bologna, ma da tempo residente ad Ancona, come soggetto abitualmente dedito alla commissione di delitti idonei a produrre profitto e a porre in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica. Considerate le condanne già riportate e l’attuale segnalazione per reati in materia di “codice rosso”, è stata proposta l’adozione di misure che consentano una effettiva limitazione della pericolosità del quarantenne. Per tanto il Tribunale di Ancona, Sezione Misure di Prevenzione, ha ritenuto sussistenti gli elementi di pericolosità sociale dettagliati nella proposta di applicazione del Questore di Ancona ed è stata disposta l’applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. «Ogni donna ha il diritto di riprendere in mano la propria vita, di ricominciare ad avere fiducia in sé stessa e in chi le sta accanto. Aiutiamo le donne a difendersi e gli uomini a rispettarle» commenta il questore di Ancona Cesare Capocasa.

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