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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Santa Maria Nuova

Donne: da vittime a sopravvissute. Incontro e dimostrazioni di autodifesa per combattere la violenza di genere

Ci sarà sabato (18 novembre) al teatro Mariani di Santa Maria Nuova. Interverranno, tra i relatori, l'avvocato Laura Versace: «Quando ero studentessa una persona a me cara fu aggredita per strada e mi sono ripromessa che una volta diventata avvocato mi sarei dedicata alla difesa delle vittime di violenza» 

SANTA MARIA NUOVA – In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che si celebra il 25 novembre, sabato ci sarà un incontro finalizzato a mettere in guardia il gentil sesso e a spiegare loro come farcela a denunciare e a sottrarsi a chi le maltratta. “Da vittime a sopravvissute”. Questo il titolo dell'iniziativa che sarà ospitata all'interno del teatro Mariani a partire dalle 17.45. Un momento di riflessione contro la violenza di genere. Si darà voce a chi conosce la legge che tutela le donne, a chi ha scritto storie di violenza finalizzate a far riflettere sul mondo che circonda e a chi le violenze le ha subite sulla propria pelle ed è pronto a raccontarle per aiutare altre donne ad uscire allo scoperto. Un pomeriggio a cui sono tutti invitati, donne e uomini.  Interverranno l'avvocato Laura Versace (foto in basso), esperta nella difesa delle donne, Alessia Centonce, testimone sopravvissuta a violenze domestiche e due esperti di arti marziali, Massimo Monina e Gianni Giampaoli della Asd Karate Ancona. Ci saranno dimostrazioni pratiche di autodifesa e tecniche di anti aggressione.

Laura Versace

Moderatrici dell'incontro saranno le scrittrici Nadia Diotallevi e Laura Molinelli. «Ho a cuore il tema della violenza sulle donne – spiega l'avvocato Versace - quando ero una studentessa universitaria una persona a me molto vicina è stata aggredita per strada e non ha avuto il giusto supporto e i giusti aiuti dalle persone. In quella occasione ho promesso a me stessa che se fossi diventata avvocato avrei dedicato una buona parte della mi attività alla difesa delle donne, alle vittime di violenza e ai soggetti deboli. Ricordo che dopo l'aggressione la prima domanda che fecero a questa persona a me cara fu “lei come era vestita? Mi ha fatto ribrezzo”».

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