Alba di fuoco a Portonovo, ogni ipotesi aperta. Bonetti: «Una tragedia ma ripartiremo»
Lo chalet SpiaggiaBonetti è stato divorato dalle fiamme, danni per centinaia di migliaia di euro. Indagano i carabinieri. La disperazione dell'operatore e degli amici
Non c’è più niente dello stabilmento più trendy della baia, uno dei più amati dagli anconetani. Sono rimasti in piedi i capanni e una parte degli ombrelloni piantati sulla spiaggia, pronti ad essere aperti per il via alla stagione balneare. Tutto il resto è stato divorato dal fuoco, implacabile. Bar e ristorante sono stati rasi al suolo da un incendio violento. «Una tragedia» sussurra Paolo Bonetti, il titolare dello stabilimento di Portonovo, mentre in lacrime contempla le ceneri della sua creatura, circondato dall’affetto e dagli abbracci di familiari, amici, dipendenti, dei clienti più affezionati che subito si sono riversati nella baia per assistere con i propri occhi al disastro, increduli. Ci sono anche gli altri operatori, arrivati per portare aiuto e una parola di conforto all’amico Paolo che, sotto choc, trova il coraggio per fare una promessa: «Salveremo la stagione balneare, a tutela dei nostri clienti, quantomeno con gli ombrelloni». QUI IL VIDEO
Alba di fuoco
I vigili del fuoco sono ancora impegnati nelle operazioni di spegnimento. Si è sfiorato il disastro: se non avesse piovuto o ci fosse stato vento, le fiamme avrebbero potuto intaccare la macchia mediterranea ed estendersi rapidamente nel bosco. Ma nell’ora abbondante trascorsa - così suppongono gli inquirenti - tra il momento in cui è scoppiato il rogo e quello in cui è stato dato l’allarme, le fiamme hanno carbonizzato l’intera struttura in legno. A lanciare per primo l’Sos, attorno alle 6,15, è stato un fornitore arrivato per consegnare le bevande da SpiaggiaBonetti. I vigili del fuoco sono intervenuti subito, ma al loro arrivo lo chalet era ormai distrutto.
Le cause
Cause accidentali? Dolo? Al momento tutte le ipotesi sono aperte. Non ci sono elementi che facciano propendere per l’una o l’altra teoria, anche se i carabinieri del Norm di Ancona, guidati dal comandante Vittorio Tommaso De Lisa, coadiuvati dai colleghi della stazione del Poggio, con il comandante Arturo Biffi, e dal Nucleo Investigativo con la Scientifica, credono possa essersi trattato di un corto circuito, delle conseguenze di infiltrazioni d'acqua o del malfunzionamento di un elettrodomestico: tutti i macchinari, ha assicurato il titolare, erano stati spenti la sera prima (il ristorante, inaugurato nell’estate 2019, aveva aperto lunedì scorso) e inoltre erano state cancellate tutte le prenotazioni serali a causa del maltempo. L’indagine, coordinata dal pm Marco Pucilli, dovrà portare alla luce le cause di un incendio che ha provocato danni per centinaia di migliaia di euro: lo stabilimento è stato posto sotto sequestro, verranno acquisiti i filmati delle telecamere della baia e degli altri stabilimenti balneari perché quelle di cui è dotato lo chalet di Bonetti si sono liquefatte, così come le registrazioni. L’imprenditore anconetano aveva visionato le immagini delle webcam, collegate al suo cellulare, un’ultima volta ieri sera, attorno alle 23, prima di andare a dormite. All’alba, la drammatica scoperta.