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Cronaca

Caro bollette, il Pd all’attacco: «La Regione costituisca un fondo energia per famiglie e imprese in difficoltà»

Il Pd incalza il governo regionale sulla gestione dell’emergenza energetica. Il gruppo assembleare aveva già proposto interventi concreti, tra cui lo stanziamento di 4,5 milioni di euro per dare sollievo a 28 mila famiglia in gravi difficoltà

ANCONA - Per i Dem tutti gli assist lanciati alla giunta regionale sono finiti nel vuoto. L’ultimo: la proposta avanzata durante la discussione sull’assestamento di bilancio per lo stanziamento di 4,5 milioni di euro in favore di famiglie e imprese in difficoltà. Un assist che secondo il gruppo assembleare Pd è stato del tutto inutile perchè « quell’emendamento è stato bocciato dal centrodestra, senza che peraltro la proposta di assestamento prevedesse misure alternative in tale direzione» fanno sapere i consiglieri regionali Dem. 

Il fondo energia

Tuttavia, la soluzione approvata ieri dall’Assemblea legislativa consiglio regionale all’unanimità, sulla base della mozione presentata dal gruppo Pd in cui si chiedeva l’istituzione di un fondo integrativo rispetto ai già previsti ristori nazionali «rappresenta un importante segnale di controtendenza che auspichiamo la giunta regionale sappia cogliere» sottolinea una nota del gruppo assembleare Pd. «La situazione che viviamo – continuano i Dem – è al tempo stesso drammatica e paradossale. Secondo i dati resi noti dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio, l’organo indipendente che vigila sui conti pubblici, i 62,8 miliardi di euro per gli aiuti a famiglie e imprese stanziati dal governo Draghi per contrastare gli effetti dei rincari, hanno ridotto del 46% l’aumento di spesa che, diversamente, si sarebbe dovuta sopportare tra giugno e settembre, dimezzando di fatto il tasso d’inflazione, attestatosi al 3,7% contro il previsto 6,9%». Non solo: «i maggiori benefici hanno riguardato le fasce più deboli della popolazione, che hanno evitato circa l’88% dei rincari - prosegue la nota -. Cifre che stridono clamorosamente con il nulla erogato dalla Regione Marche, la quale, con i propri strumenti e le proprie risorse, avrebbe potuto sicuramente intervenire per mitigare ulteriormente gli effetti del caro bollette. Riteniamo inaccettabile e molto pericolosa questa inerzia del governo regionale, la quale continua a voltare le spalle alle migliaia di marchigiani che rischiano di finire in povertà o di perdere il lavoro. Servono risposte per evitare che la crisi energetica si trasformi in una crisi sociale irreversibile. E servono subito».

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