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Cronaca

Contributo affitti, la pandemia e la crisi fanno schizzare le domande. Dal 2020 raddoppiate le richieste

Scade domani (4 novembre) il termine ultimo per depositare le domande per partecipare al bando contributo affitti 2022. Si prevede un ulteriore aumento delle pratiche a causa della crisi provocata dal caro vita

ANCONA - La deadline per la consegna delle domande agli uffici dei servizi sociali del Comune di Ancona è fissata per domani, venerdì 4 novembre. Ma già, dalla risma di fogli arrivati sulle scrivanie dei tecnici, si prevede un innalzamento delle richieste rispetto all’anno scorso. Del resto il periodo di difficoltà si è già tradotto in un aumento dei contatti, da parte della cittadinanza più fragile, verso gli uffici comunali deputati all’assistenza e al sostegno delle categorie deboli. 

Ultime ore per presentare la richiesta: come fare

I numeri

Ad oggi sono state protocollate 558 domande di partecipazione al bando contributo affitti, ma molte altre, «una bella sbalza» commenta l’assessore ai servizi sociali Emma Capogrossi, deve ancora essere protocollata. Dunque sembra piuttosto probabile che si arrivi a sfondare il muro delle 953 domande arrivate l’anno scorso. «Senza considerare che dal 2020 sono praticamente raddoppiate» afferma l’assessore Capogrossi. Il contributo erogato dal Comune servirà a sostenere le famiglie in difficoltà nel pagamento degli affitti in locazione privata. Possono presentare domanda i cittadini che hanno la residenza anagrafica nel Comune di Ancona, un regolare contratto di locazione nell’alloggio per cui si chiede il contributo, non sono titolari di una quota superiore al 25% del diritto di proprietà o altro diritto reale di godimento su una abitazione ovunque ubicata. L’entità del contributo è relativa alla suddivisione in due fasce in relazione al reddito Isee: alla fascia di tipo A (reddito Isee non superiore a 6.085 euro) corrisponde un contributo di 1.521 euro, mentre alla fascia di tipo B (reddito Isee non superiore a 12.170 euro) corrisponde un contributo di 760 euro. «Sono fondi che vengono dalla Regione, cui noi come Comune mettiamo una quota di compartecipazione secondo quanto previsto dalla legge contributo affitti - spiega l’assessore -. Il nostro compito è evitare in ogni modo che le persone si trovino senza un tetto sopra la testa». 

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