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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Castelfidardo

Pene per oltre cinquant’anni di carcere: condannata l’associazione mafiosa che operava nella riviera adriatica

I fatti di cui sono accusati i sette arrestati sono stati commessi a partire dal 2009 tra le Marche e l'Abruzzo: la banda acquistava armi ed esplosivo che venivano ‘pagati’ con notevoli quantitativi di droga

Sette ordini di carcerazione emessi dall’Ufficio esecuzioni della Procura Generale di Perugia a carico di altrettanti condannati, la cui pena totale da espiare è pari ad oltre cinquanta anni di carcere. Questo il risultato dei provvedimenti eseguiti negli ultimi tre giorni in varie città del centro Italia: tra Potenza Picena e Montelupone, Mondolfo e Pesaro fino a Viterbo e Parma. Gli arrestati, tutti di nazionalità italiana, facevano parte di un’unica associazione di stampo mafioso dedita a commettere vari reati che vanno dallo spaccio di stupefacenti all’usura, fino all’estorsione ai danni di gestori di locali notturni e imprenditori. Questi ultimi venivano costretti dalla banda a pagare ingenti somme di denaro, dietro la minaccia di aggressioni fisiche, con l’ausilio di armi, o gravi danni ai locali da loro gestiti.

I fatti di cui sono accusati i sette arrestati sono stati commessi a partire dal 2009 nella riviera adriatica, tra Marche e Abruzzo, in particolare le zone di Recanati, Castelfidardo, Civitanova Marche, San Benedetto del Tronto, Fano e Martinsicuro. Per le minacce la banda acquistava armi ed esplosivo che venivano ‘pagati’ con notevoli quantitativi di droga, perlopiù cocaina, come avvenuto nell’agosto di quattordici anni fa, quando furono scambiati dodici chilogrammi di esplosivo con un chilogrammo di droga. Per i condannati le pene da espiare in carcere vanno da un minimo di quattro anni ad un massimo di dieci anni di reclusione.

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