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Cronaca

La Caritas lancia un progetto contro Hiv/Aids, arriva l'"Informazione positiva"

Nel 2015, alcuni operatori formati viaggeranno nel territorio anconetano per incontrare le parrocchie, le strutture Caritas e operatori per fare informazione sul tema

Sono passati molti anni da quando l’HIV/AIDS irruppe nelle case dell’opinione pubblica attraverso una serie di pubblicità progresso choc. Oggi quel tema sembra finito nell’oblio, lasciando pensare che la malattia sia definitivamente sconfitta. Non solo non è così, ma è ancora una delle piaghe presenti all’interno delle sacche di povertà del nostro paese. 

Per questo la Caritas Diocesana Ancona-Osimo, con il centro “Il Focolare” e “Il Centro Noè”, lancia il progetto "Informazione positiva". In tutto il territorio diocesano, per un anno intero, alcuni operatori perfettamente formati sul tema viaggeranno nel territorio anconetano per incontrare le parrocchie, le strutture Caritas, operatori pastorali e tutti i centri che, ogni giorno, fanno fronte alle povertà. Il tutto per diffondere la conoscenza del virus e preparare a dovere operatori e i volontari sul virus dell’Hiv e sull’Aids, ricordando a tutti come l’allarme su questa patologia, che devasta il sistema immunitario, non è mai cessato.

“Abbiamo aderito all’idea di occuparci di HIV/AIDS con grande entusiasmo, - ha sottolinea Carlo Pesco, direttore della Caritas diocesana - perché questo virus non si è affatto arrestato e risulta una delle povertà cui dare risposte in questi tempi”. Lo sanno bene tutti coloro che seguono le persone afflitte da questo male all’alloggio “Il Focolare”, tra cui anche il presidente delle Opere caritative Francescane padre Alvaro Rasatelli: «Da anni gestiamo la casa alloggio il Focolare e, con il Centro Noè, numerosi appartamenti dedicati a persone che vivono con l’Hiv/Aids. Sosteniamo questa iniziativa con grande entusiasmo e tramite essa speriamo di attivare un’opera di prevenzione e, insieme, un’opera di sensibilizzazione a vantaggio delle persone che convivono con questo problema».

Insomma, In un momento in cui l'attività dell'Hiv/Aids continua a mietere vittime nel nostro paese, come nel resto del mondo, è importante non abbassare la guardia. Così il progetto è stato ufficializzato mercoledì scorso in una conferenza stampa, dove ha parlato anche il presidente della sezione Marche di Anlais (Associazione nazionale per la lotta all’Aids) Luca Butini: «Questo progetto colma  un pericoloso vuoto di campagne di prevenzione  in un momento in cui la diffusione del virus è in aumento con percentuali preoccupanti nella trasmissione per via sessuale».

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