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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Jesi

Il foulard trovato nel casolare per sciogliere il giallo di Andreea. È l’arma del delitto?

Si cercano tracce biologiche. Le ossa non erano tutte integre. Martedì la tac per capire se il corpo è caduto dall’alto

CASTELPLANIO - È nel foulard ritrovato nel casolare la soluzione del giallo di Andreea Rabciuc, la 27enne romena scomparsa il 12 marzo del 2022. Resti umani che apparterrebbero alla ragazza sono stati trovati il 20 gennaio scorso, nel rudere di via Monte Adamo 26, sulla Montecarottese. Erano nella cucina adibita a vecchia legnaia, su una scala che porta ad un secondo piano dell’immobile inagibile e disabitato da anni. La pashmina, che avrebbe delle stelline gialle, è stata trovata nella stanza delle ossa e potrebbe contenere tracce biologiche importanti per capire se è stata usata per un gesto estremo della ragazza o se l’ha usata qualcuno per farlo credere o per ucciderla.

Intanto si apprende che le ossa non erano tutte integre ma anche in più pezzi. Martedì lo scheletro sarà sottoposto ad una tac. Si cerca di capire se il corpo si sia lesionato dopo una caduta dall’alto. L’ipotesi di un incidente, come una caduta dalle scale, viene esclusa dalla Procura per ora perché il cranio sarebbe stato ai piedi della scalinata mentre invece è stato trovato su un gradino più in alto. Poi c’è una scritta, trovata su un’asse della balaustra della scalinata, portata via dalla Scientifica dei carabinieri per essere analizzata. L’ha fatta Andreea per lasciare un messaggio? O qualcuno vuol farlo credere? Ancora nulla sul dna per dire se i resti appartengono a lei.

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