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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Jesi

Il giallo di Andreea, Simone Gresti indagato per istigazione al suicidio

Una nuova accusa, tutta da dimostrare, si aggiunge all’unico indagato per la scomparsa della 27enne romena. Probabile messa in scena sul corpo rinvenuto nel casolare

ANCONA - Una nuova ipotesi di reato si abbatte su Simone Gresti che ora è indagato anche per istigazione al suicidio. L’accusa va ad aggiungersi alle altre già ipotizzate e tutte da dimostrare come l’omicidio volontario, il sequestro di persona e lo spaccio di droga per il caso della fidanzata scomparsa, Andreea Rabciuc, i cui resti (manca il Dna ad accertarlo) riconducibili a lei sono stati trovati sabato pomeriggio in un casolare di Castelplanio. La nuova ipotesi di reato è emersa oggi, a garanzia dello stesso Simone che continua a definirsi innocente, con l’accertamento irripetibile che si è svolto al comando della caserma della Montagnola, dove ha sede la sezione Scientifica dei carabinieri. Sotto i riflettori c’è l’esame di tutti i tessuti trovati nel casolare, compresi i vestiti attribuiti allo scheletro che apparterrebbe alla 27enne romena che viveva a Jesi e scomparsa il 12 marzo 2022 dopo un litigio con lo stesso Gresti.

Si cercano anche lì eventuali tracce utili alle indagini. All’accertamento era presente anche il legale di Gresti, Emanuele Giuliani e il suo consulente, il medico legale Cristiano Cortucci. Intanto la Procura non esclude nessuna pista, né l’omicidio né il suicidio. Quanto trovato nel casolare porterebbe a pensare anche ad una probabile messa in scena.

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