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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Dadi e Mattoncini raddoppia ad Ancona, sarà il 7° punto vendita in Italia. Valla: «Vi spiego il nostro segreto»

Il titolare di "Dadi e Mattoncini" aprirà in settimana il secondo punto vendita nel capoluogo, settimo in Italia. «Spirito di iniziativa, idea giusta e impegno nello studio per saperla sviluppare: così abbiamo tracciato la strada»

ANCONA - Un nuovo inizio che chiude simbolicamente un cerchio, cominciato a tracciare dieci anni fa. Il Mondo in questione è quello dei più piccoli, nel quale hanno trovato asilo anche le passioni di chi non ha più la spensieratezza di quelle età, condividendone però curiosità e divertimento. Due lustri in cui “Dadi e Mattoncini” è nato, cresciuto, fino a contare sette punti vendita due dei quali hanno varcato i confini della regione (Torino e Foligno). L’ultimo è in apertura nel pomeriggio di giovedì 12 ottobre, in zona Baraccola: uno store decisamente più grande di quello che resterà domiciliato al centro di Ancona, capofila dei punti vendita del gruppo, spazio in cui troverà posto l’intero catalogo e quindi anche fumetti (manga, europei e di oltreoceano) e materiale volto a catalizzare l’interesse dei “teendults”, adulti che sono accomunati ai più giovani da hobby ed interessi.

«E’ forse questo uno dei segreti – dice il titolare Andrea Valla – ovvero il punto di contatto tra piccoli e grandi, tra genitori e figli, come accade in altri contesti come ad esempio lo sport o musica. E’ stata una sfida proporre un negozio del genere al centro di Ancona, ma in una città così grande abbiamo anche avvertito l’esigenza di ampliare l’offerta varando uno store più esteso che si affianca al primo, ma non allestito nel cuore del capoluogo ma nella sua zona commerciale. Allargare il nostro raggio di azione toccando anche altre province, e quindi uscendo dalla Regione, è stato frutto di una riflessione lunga, cominciata nel 2019, che è sfociata nella seconda apertura a Civitanova avvenuta subito dopo il lockdown del 2020, con tutti i rischi connessi. Lì, abbiamo capito che il nostro progetto di espansione poteva trovare terreno fertile anche altrove».

“Dadi e Mattoncini”, nato come punto di riferimento per i giocattoli della prima infanzia, ha così preso campo ponendosi come esempio di una progettualità aziendale partita da zero e divenuta rappresentazione di un fermento imprenditoriale che, a volte, tende a accusare rallentamenti. «Credo che un certo immobilismo sia legato a volte al timore – dice Valla – che è quello che comunque accompagna l’inizio di un’avventura nel mondo del commercio. L’ho sempre vissuto bene, personalmente, ma mi sono anche reso conto negli anni di quanto sia importante studiare, nel senso di informarsi, di quanto essere puntigliosi sia un passaggio essenziale, detto peraltro da una persona che proviene da una realtà completamente diversa. Buttarsi non è il termine corretto: preferisco più “fare i passi giusti”, che presuppone avere sì un’idea e possedere spirito di iniziativa, ma anche saperla sviluppare, valutarne benefici e criticità, per fare in modo che non rappresenti un salto nel buio. Ed anche restare al passo con i tempi: cioè non adagiarsi, ma continuare ad esaminare attentamente il mercato e capire le opportunità che offre».

Da Ancona...ad Ancona, quindi, in un rilancio nella città che a sua volta rappresenta un bacino su cui poter contare. «E’ la mia città – commenta Valla – ed è chiaro che vederla viva, in primis da cittadino, è un motivo di orgoglio. E le iniziative che già ci sono state vanno in una direzione corretta, gli eventi servono a dare lustro e spingerla a mostrare il suo volto più bello. Non è un discorso politico, perché credo in linea generale che progetti ed idee positive non abbiano un colore piuttosto che un altro, però dalle prime intenzioni penso che questa amministrazione abbia recepito l’importanza di rendere Ancona più ricca di eventi, che generino interesse e partecipazione. Tutto quello che può servire, dal miglioramento del manto stradale, alla sicurezza, ai lavori di restyling fino appunto all’organizzazione di appuntamenti che richiamino pubblico, è linfa per le imprese cittadine. E può rappresentare un valore aggiunto per aumentare l’offerta e rendere il panorama commerciale ancora più completo».

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