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Ancona 1905, il Comune risponde alle dichiarazioni di Andrea Marinelli

Ieri alla conferenza stampa c'erano anche diversi tifosi biancorossi che hanno ascoltato con attenzione quanto detto in conferenza stampa e sono andati via soddisfatti per la spiegazione della politica, ma tutt'altro che contenti per il futuro della squadra

Nell’ultimo anno sono stati presentati 4 progetti in favore dell’Ancona 1905, ma ad andarsene dai tavoli di programmazione sarebbe sempre stato Andrea Marinelli. Così l’amministrazione comunale risponde alle dure parole del presidente del club biancorosso che, subito dopo il match casalingo contro L’Aquila, aveva dichiarato la sua uscita di scena per colpa di un Comune sempre pronto a remargli contro. «Ma un’amministrazione poco attenta non avrebbe mai fatto 35 riunioni con la società dicendo sì a tutto, quando poi sei tu che te ne vai via - ha tuonato l’assessore allo sport Andrea Guidotti - E non posso esser smentito perché di queste cose sono testimoni quelli di Sosteniamolancona». Sì, perché ieri l’amministrazione comunale ha dato una versione completamente diversa da quella del presidente dorico. Lo ha fatto in una conferenza stampa tenuta a Palazzo del Popolo dagli assessori Andrea Guidotti (sport), Maurizio Urbinati (patrimonio) e Pierpaolo Sediari (vice sindaco). Guidotti ha ripercorso punto per punto ogni puntata della telenovela degli ultimi 12 mesi. Punto primo, la ristrutturazione dello stadio Dorico. Sarebbe stato il club a rinunciare perché ci sarebbe voluto troppo tempo. Punto secondo, il campo delle Palombare. Anche quello abbandonato perché, sempre secondo Guidotti, per la società era troppo decentrato. Punto terzo, un campo esterno al Del Conero con 500mila euro della Lega Nazionale Dilettanti. «Ammetto che avevamo fatto delle resistenze all’inizio perché non aveva senso un campo nuovo, ma abbiamo comunque voluto ascoltare la Lnd ed è venuto fuori che l’associazione dei clubs non aveva mai avuto intenzione di investirli ad Ancona e che lo avevano già fatto a Monte San Giusto» ha detto Guidotti. Punto quarto, l’idea “Erba sintetica al Del Conero”. E anche in questo caso, quando l’assessore ha chiesto all’Ancona 1905 un progetto da presentare in commissione consiliare, la risposta sarebbe stata: “Ma questo significa ancora allungare i tempi”. Chiuso anche quel capitolo. E siamo ad oggi, alla guerra fredda tra giunta Comunale e Ancona 1905. «I progetti sono sempre stati individuati e poi naufragati ed è sempre stata data la colpa a noi - ha detto Guidotti - E visto che noi siamo quelli che hanno tirato fuori 70mila euro per i tornelli, la videosorveglianza e la sicurezza per garantire il rispetto delle normative nel campionato di serie C, io non posso accettare di sentirmi dire che non si può fare calcio perché l’amministrazione non ti sta vicina». 

Dopo Guidotti è intervenuto anche l’assessore Urbinati sulla presunta disparità di trattamento tra il campo da rugby alle Palombare e quello della Figc alla Baraccola, per cui secondo Marinelli il Comune avrebbe usato due pesi e due misure. «Di fronte ad una accusa del genere siamo rimasti sorpresi - ha spiegato Urbinati - In realtà si è sempre utilizzata la stessa procedura con una sola differenza. Se un campo costa 10 e rende 5 (è il caso del campo delle Palombare) il Comune interviene mettendo 5. Mentre se un campo costa 10 e rende 11 (è il caso di quello della Figc) il Comune non mette i soldi perchè si da per scontato che l’imprenditore abbia il denaro per fare un investimento che renda. Noi abbiamo le nostre regole che sono oggettive e valgono per tutti e lì ci muoviamo. Nessuno ci può dire che abbiamo favorito nessuno». In sostanza il Comune avrebbe finanziato il campo da rugby perché per i privati sarebbe stata un’operazione in perdita e per dare una casa alle tante associazioni che ruotano intorno alla palla ovale, era giusto pareggiare la differenza tra costi e ricavi. Senza poi dimenticare che le società di rugby sono dilettantistiche, quindi scopo di lucro, mentre l’Ancona è una società professionista per cui macina profitto. «E’ evidente che non si voleva investire a lungo termine» ha concluso Urbinati. 

I TIFOSI. Alla conferenza stampa c’erano anche diversi ultras della curva nord: «Siamo qui per ascoltare, vogliamo capire» hanno detto. I supporters hanno ascoltato con attenzione quanto detto in conferenza stampa e sono andati via soddisfatti, ma tutt’altro che contenti. Soddisfatti perché hanno avuto un chiarimento da parte della politica. Preoccupati perché in tutto questo chi ci rimette è solo la squadra dell’Ancona. Infatti, al di là della promessa di Marinelli di traghettare il club con un iniziale supporto finanziario, resta sul tavolo il problema più gravoso: e adesso chi metterà i soldi per l’Ancona 1905 del futuro? 

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